Nel Veneto, la produzione di patata dolce è concentrata in un'ampia area tra le province di Treviso, di Padova e di Venezia, in un territorio a cavallo del fiume Brenta, tra le province di Padova e di Rovigo. Oltre la metà delle patate dolci in Italia proviene dal Veneto.
L’Americana (Ipomea batatas) è un concentrato di sostanze benefiche che assicurano salute e benessere. Recentemente l'Associazione CSPI (Center of Science in the Public Interest) ha collocato la batata al primo posto tra i vegetali più salutari.
E' indicata come cibo che aiuta a combattere lo stress e la stanchezza, che rilassa, dà tranquillità e sazia. Inoltre, grazie all'elevato contenuto di antiossidanti, agisce rafforzando il sistema immunitario e aiuta a prevenire le patologie cardiovascolari.
Valori Nutrizionali della Patata Americana
La patata americana oltre ad essere senza glutine ha dei valori nutrizionali che la rendono un alimento leggero, sano ed allo stesso tempo ideale per chi ha varie carenze o allergie. E' adatta alla dieta Vegana.
La patata americana contiene carboidrati, fibre, vitamina A, vitamina C, potassio, magnesio, ferro e calcio, flavonoidi, antociani. In virtù dei costituenti si può dire a tutti gli effetti che ha potere antiossidante e anti-aging". Questo tubero, sottolinea l'esperta, "ha ottenuto il punteggio più alto in una classifica sui vegetali più salutari grazie alla elevata concentrazione di principi attivi benefici anche nella buccia e può essere consumata anche cruda.
E uno studio clinico ha dimostrato che il Cajapo riduce la glicemia, i valori di HbA1C (emoglobina glicosilata) e l'insulino resistenza in pazienti affetti da Diabete mellito di Tipo 2 dopo 5 mesi di assunzione giornaliera di 4 g di cajapo".
Si tratta dunque, conclude la nutrizionista, di "un alimento molto utile da consumare con frequenza per ottenere: un effetto antiaging, un effetto antiossidante, un miglior controllo glicemico, la riduzione di elevati valori di insulina, la riduzione dell'HbA1C ovvero del fenomeno chiamato glicazione enzimatica, un miglioramento della Sindrome Metabolica".
Le patate dolci sono un tesoro di nutrienti. Fibre (il doppio delle patate comuni), vitamine, minerali (come il potassio, in misura doppia rispetto alla banana), antiossidanti, come flavonoidi e antiociani.
Per di più, presentano un basso indice glicemico, inferiore alle patate comuni, essendo composte da carboidrati complessi a lento rilascio.
Nonostante il nome, le patate dolci —nome scientifico di Ipomea batatas— non sono tuberi come le patate, ma radici tuberose che appartengono a una famiglia vegetale diversa. Mentre le patate normali appartengono alla famiglia delle Solanacee, come melanzane, pomodori e peperoni, quelle dolci appartengono alla famiglia delle Convolvulaceae, come molte piante ornamentali, ad esempio le campanelle.
Non togliete la buccia!
Nella buccia si trovano molti nutrienti preziosi, soprattutto il “cajapo”, dimostratosi utilissimo nella lotta contro diabete e colesterolo elevato, perché capace di ridurre la cosiddetta glicemia basale (valore del glucosio presente nel sangue a digiuno).
Non per nulla i giapponesi, grandi mangiatori di patate dolci, le consumano in prevalenza crude, estratto della buccia compreso, per avere un aiuto contro anemia, ipertensione e diabete.
Se le conservate in un luogo asciutto (una cantina o una veranda) si conservano anche per oltre due mesi.
Le patate dolci non fanno ingrassare.
Le patate dolci hanno solo 86 calorie per etto. Il limitato apporto calorico, comune in effetti anche alle patate ordinarie, le rende un’ottima fonte di energia senza troppe ripercussioni sull’ago della bilancia.
A patto però di consumarle crude con la buccia, bollite o ancor meglio al vapore, o al forno, per preservarne tutti i componenti nutritivi.
Sono buone sfogliate, in purea, in crema, negli sformati, al forno, e accompagnano bene anche i dolci.
FONTE
© OrtoVeneto
© Maggiolo Srl
© Slow Food Rovigo
© Duse Masin ss
© Patata Americana Valliera