ROVIGO • A guardarla bene, nonostante il periodo non sicuramente favorevole, Rovigo ha il suo fascino. Almeno questo è stato il pensiero di Giuseppe Casucci, per tutti Pippo, che qualche tempo fa, dopo una vita spesa in giro per l’Italia e per il mondo, è tornato da dove era partito.
Nativo di Pontecchio Polesine, Pippo nei giorni scorsi ha voluto festeggiare i 90 anni assieme ai suoi parenti ed amici proprio in uno dei luoghi a lui tanto cari: l’osteria Morin noto ristorante gestito sapientemente dallo chef Luca Fraccon i cui bisnonni, sempre nello stesso stabile di ora, gestivano la stessa attività. - La vita di Pippo Casucci inizia nel 1933 nella stessa casa che vide venire al mondo prima sua madre e poi sua sorella maggiore di sette anni più vecchia. I primi 4 anni li passa a Padova e i successivi 2 a Bologna. Quando ha 6 anni i genitori si separano Pippo viene affidato ai nonni e quindi torna a Pontecchio dove inizia le scuole elementari abbastanza disorientato per via del dialetto che non conosce ma che parlano bene i suoi compagni con i quali fatica a confrontarsi. Nel 1945 inizia le scuole medie a Rovigo affrontando così circa 15 chilometri a piedi tutti i giorni.
La vita continua per Casucci che a 20 trova il primo impiego come magazziniere allo zuccherificio di Badia Polesine ma il destino lo porta successivamente a Marghera, dove viene assunto in una ditta di metanodotti.
In seguito l’azienda viene assorbita da una multinazionale italiana che però non gli conferma l’impiego.
Rimasto senza lavoro Pippo dopo qualche traversia si ritrova a costruire pozzi lavorando anche a 30 metri di altezza. Il primo pozzo a Caltagirone in Sicilia e l’ultimo a Montegrotto nel 59. Viaggia Casucci tra Sicilia, Puglia, Abruzzo, e si sposa ed è proprio la moglie che lo convince a stabilirsi a Monza, un luogo dove affronta un’altra sfida linguistica dato che si parlava prevalentemente dialetto brianzolo e dove nasce la figlia Enrica ora manager alla Apple in California.
E’a Monza che inizia la sua prestigiosa carriera nel mondo del commercio delle macchine tessili e dopo un anno sbarca negli Stati Uniti per supportare commercialmente e tecnicamente il rappresentante locale delle Officine Menegazzo. Qui impara l’inglese ed affina il suo istinto commerciale che lo porta a viaggiare per 17 anni in tutto il mondo per i maggiori mercati internazionali come Messico, Cina, Francia, Spagna, Russia e Hong Kong. Nel 1976 prende due valigie e con tanta incoscienza si trasferisce in Messico dove rimane per 40 anni ed insieme ad un socio italiano e supportato dalla fabbrica brianzola da dove tutto era partito, avvia un’attività che lo porta ad avere 20 dipendenti ma soprattutto una leadership nel settore della commercializzazione ed assistenza delle macchine tessili. Nel 2016 la decisione di tornare a Rovigo da dove spesso parte per la sua amata Pontecchio anche semplicemente a fare la spesa o come nel caso per la grande festa di compleanno all’Osteria Morin.