ROVIGO_ “I bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere liberamente la propria opinione: questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità. In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente”.
(Art. 24 Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea)
Si è concluso con grande successo venerdì scorso, 13 gennaio 2023, il corso di formazione riservato agli avvocati ed ai praticanti organizzato da AIAF Veneto (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori), in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara, sede di Rovigo, ed interamente dedicato alla figura del "Curatore speciale del minore" alla luce della recente legge delega di riforma del processo civile. L’iniziativa formativa, svoltasi in modalità mista, con scelta cioè tra la frequenza da remoto o in presenza, presso la prestigiosa cornice di Palazzo Angeli, sede rodigina del Dipartimento di Giurisprudenza, si è articolata in n. 10 incontri dal 16 settembre 2022 al 13 gennaio scorso e ha visto la partecipazione attenta ed entusiasta di circa 200 iscritti, provenienti da quasi tutte le regioni italiane. Le lezioni sono state caratterizzate dall’avvicendarsi di illustri relatori scelti tra avvocati associati AIAF, docenti del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara, magistrati e da altri operatori e professionisti, tutti esperti delle tematiche familiari e del ruolo del curatore speciale del minore. Davvero molti i temi trattati per una figura che, seppur già prevista in alcuni ambiti del diritto di famiglia (ad esempio in tema di azioni per la limitazione della responsabilità genitoriale o nelle procedure di adottabilità), è stata oggetto di un’importante opera.
ASSOCIAZIONE ITALIANA DEGLI AVVOCATI PER LA FAMIGLIA E PER I MINORI
di revisione normativa contenuta nella “Riforma Cartabia”, ossia nella legge delega e successivamente nel relativo decreto attuativo, intervenuto proprio durante lo svolgimento del corso. Ciò ha portato a significative riflessioni, non solo giuridiche, sul ruolo quanto mai delicato del curatore speciale nei fragili e problematici contesti in cui esso viene nominato.
Il programma formativo, elaborato di concerto da AIAF Veneto e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, sede di Rovigo, con il coordinamento scientifico dell’Avv. Enrica Zenato, dell’Avv. Damiana Stocco e della Prof.ssa Arianna Thiene, ha toccato i principali ambiti applicativi della figura del curatore, tracciando il quadro della disciplina normativa e dei relativi sviluppi giurisprudenziali, arricchendo ogni argomento con contenuti legati alle prassi applicative, a casi pratici, al confronto ed interazione tra relatori e corsisti anche in ordine alle criticità, alle questioni ancora aperte, ai dubbi risolti ma soprattutto a quelli irrisolti, per cercare insieme soluzioni operative utili nella pratica.
Il corso ha esordito con l’analisi della normativa nazionale e sovranazionale in materia, per poi analizzare la figura del curatore speciale in tutti i suoi molteplici ambiti di applicazione, sia avanti il Tribunale ordinario che avanti il Tribunale per i Minorenni. Si è poi soffermato – anche in chiave multidisciplinare - sulla delicatissima tematica dell’ascolto del minore nonché sui rapporti con altre figure di tutela del minore, e sugli aspetti pratico – operativi con cui il curatore speciale deve necessariamente confrontarsi. Ogni argomento è stato riletto in chiave costituzionalmente orientata ed arricchito da approfondimenti scientifici, suscitando – anche grazie all’interazione tra relatori e corsisti - interessanti spunti pratici, sollecitazioni e curiosità. In particolare il workshop conclusivo, tenutosi il 13 gennaio, in modalità laboratoriale, ha consentito un confronto proficuo, sulla base dell’esperienza pratica e delle suggestioni maturate durante il percorso formativo.
Importanti le conclusioni condivise al termine dei lavori, che confermano la necessità di una profonda riflessione sul ruolo, anche sociale, dell’avvocato nominato curatore speciale. Essere il rappresentante processuale di un minore è un impegno gravoso, ma anche una sfida cui far fronte con competenza e dedizione: è un ruolo molto delicato che presuppone l’ascolto, e dunque l’attenzione, ai desideri di una persona in formazione, affinché trovino esplicazione anche all’interno di dinamiche familiari conflittuali, purtroppo oggi frequenti. Solo l’apporto di discipline diverse, in particolare le scienze umane, per far crescere nel segno dell’ascolto e della fiducia un sapere ampio, articolato ed inclusivo, consente un adeguato funzionamento del sistema minorile.
L’ottimo esito dell’iniziativa, confermato sia dai numerosissimi attestati di stima e di gradimento sia dalle molteplici richieste di altri progetti formativi sul tema, premia un impegno organizzativo durato diversi mesi, ma soprattutto rivela il raggiungimento di un obiettivo scientifico e sociale che la sinergica ed empatica collaborazione scientifica tra AIAF Veneto e l’Università di Ferrara si era prefissa, e cioè quello di dare risposta alla necessità di fornire uno strumento formativo di alto livello scientifico ai tanti avvocati che potranno essere nominati curatori speciali del minore e che dunque si troveranno a svolgere tale ruolo in particolari e delicate situazioni di criticità e conflittualità nel rapporto tra genitori e figli.
Alla proficua realizzazione del corso hanno efficacemente contribuito il Consorzio Università di Rovigo, che ha patrocinato l’evento ed ha fornito il proprio supporto logistico ed informatico, e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rovigo, che ha accreditato l’iniziativa ai fini della formazione continua.
Incoraggiati da questo successo gli organizzatori - AIAF Veneto, nella persona della Presidente Avv. Sabrina De Santi, e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, sede di Rovigo, nella persona della Professoressa Serena Forlati – intendono proseguire anche per il nuovo anno nuove collaborazioni di altrettanto valore scientifico, culturale e sociale.
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