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Al via Il Festival Biblico 2024

ROVIGO • Chiunque ama racconta storie.

Oggi la presentazione ai media del prossimo Festival Biblico, inserito nel calendario degli appuntamenti del Maggio Rodigino, dal 6 al 12 Maggio a Rovigo.

L’incontro di apertura sarà giovedì 9 maggio con Eric Emmanuel Schmitt, romanziere e regista, l’autore francese di teatro più rappresentato oggi al mondo, in Italia per presentare la riedizione di “Il vangelo secondo Pilato”.

Per l’occasione sarà in dialogo con Antonio Spadaro.


È questo l’incipit che ha ispirato le proposte in programma nella sede di Rovigo: provare a rispondere alle domande sull’amore (cos’è l’amore? cosa significa amare? come discernere tra “amore possesso” e “amore dono”?) attraverso l’ascolto e il racconto di storie.

A prima vista l’“istinto narrativo” sembrerebbe al servizio di un’esigenza individuale, un tentativo solitario di darsi ragione degli eventi. Ma la fonte motivazionale più importante della narrazione, ciò che le dà il via, nei più giovani quanto negli adulti, nella letteratura non meno che nella vita quotidiana, è sentirsi parte di una comune trama narrativa, che possa restituire alle azioni e alle situazioni, in particolare quelle più incomprensibili, dei significati comuni.

Abbiamo bisogno di racconti più che di ragionamenti, soprattutto quando al centro c’è il tema dell’amore come Agape. Nelle Scritture ci sono narrazioni che hanno la forza di unire le persone di ogni generazione, perché agganciano storie di oggi, aiutano a vincere paure e immaginare futuri possibili.

I diversi incontri inseriti nel programma di Rovigo sono nati all’interno di alcuni percorsi di progettazione, che hanno coinvolto gruppi, realtà associative del territorio, insegnanti e studenti delle scuole superiori, già nella fase di ideazione delle proposte. L'attenzione ai processi di coinvolgimento delle persone e la cura delle modalità di costruzione di una proposta culturale sono per noi gli investimenti più importanti in termini di risorse, innovazione e garanzia di futuro del festival.

Il Programma di Rovigo del Festival Biblico 2024

L’incontro di apertura sarà giovedì 9 maggio con Eric Emmanuel Schmitt, romanziere e regista, l’autore francese di teatro più rappresentato oggi al mondo, in Italia per presentare la riedizione di “Il vangelo secondo Pilato”. Per l’occasione sarà in dialogo con Antonio Spadaro.

Tra le proposte di venerdì 10 maggio: il dialogo tra Cristina dell’Acqua e Marco Erba, che racconteranno pagine dei classici e della grande letteratura, alla ricerca di risposte sull’Amore che riguardano la vita di tutti; poi l’incontro con i padri domenicani Timothy Radcliffe e Łukasz Popko, che faranno emergere da racconti presenti nell’Antico e nel Nuovo Testamento interrogativi posti da Dio all’uomo e dall’uomo a Dio; a seguire il confronto tra i biblisti Daniele Bouchard e Maria Teresa Milano, che racconteranno storie di relazioni violente nella Bibbia, per rispondere alla domanda “violenza o amore?”.

Le proposte continueranno sabato 11 maggio, con don Marco Galante, che racconterà la sua storia durante la pandemia all’interno di un ospedale Covid. A seguire, lo storico Alberto Melloni racconterà il periodo storico della Costituente come storia di un’amicizia politica possibile. E poi l’incontro tra Giacomo Rizzolatti e Antonio Gnoli, che racconteranno storie di recenti scoperte scientifiche che hanno rivoluzionato il concetto di empatia. La serata del sabato sarà all’insegna della musica e del cantare insieme, con un band locale che proporrà le canzoni d’amore più famose degli anni 60 e 70.

Nel pomeriggio di domenica 12 maggio, dopo un incontro sulla bellezza di Maria di Nazaret tra arte e teologia, seguirà il racconto di “storie di cura” nate da un laboratorio di scrittura autobiografica organizzato in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato. Questo momento di narrazione sarà inserito all’interno di una proposta in collaborazione con Emergency: un dialogo tra due medici che ogni giorno si prendono cura del diritto alla salute delle persone.

Il festival a Rovigo si chiuderà con un incontro sul rapporto tra Agape e futuro, una riflessione sul senso del tempo che stiamo vivendo, tra Luciano Manicardi e Antonia Chiara Scardicchio.

In tutti e tre i giorni del festival ampio spazio alle iniziative pensate dai ragazzi: da un laboratorio espressivo dove raccontare che cos’è per loro l’amore, alla possibilità di scrivere lettere d’amore, all’idea di allestire una mostra di oggetti che raccontano storie di amore. Non mancheranno alcuni incontri, in programma e fuori programma, gestiti interamente dai ragazzi: vederli all’opera sarà per tutti, giovani e meno giovani, un’occasione per cogliere indizi e tracce di futuro.

Chiunque ama racconta storie. Perché si racconta ciò che si ama e si ama meglio ciò che si racconta.

Qui tutto il programma in provincia di Rovigo


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