ROVIGO • Dal 24 ottobre le montagne tornano protagoniste nel cuore di Rovigo con la XII edizione di Rovigo Svetta, il Festival del Cinema e della Cultura di Montagna, organizzato dal Club Alpino Italiano di Rovigo con il patrocinio del Comune.
La manifestazione si apre con due eventi pre-festival, il 24 e 31 ottobre, per poi entrare nel vivo dal 1 novembre. Ogni venerdì del mese, al Cinema Duomo, il pubblico sarà condotto in un viaggio emozionante tra storie di avventura, resilienza e natura, grazie a film e incontri che esplorano il profondo legame tra l’uomo e le Terre Alte, creando un ponte ideale tra la realtà montana e quella urbana.
La XII edizione inizia con i due eventi di Aspettando Rovigo Svetta, che anticipano l'atmosfera del festival.
- Giovedì 24 ottobre, alle ore 21, sarà presentato il libro “Il Gusto di camminare”, un viaggio tra gli itinerari enogastronomici lungo il Sentiero Italia CAI, in collaborazione con SlowFood. La serata prevede anche un momento dedicato alla degustazione di prodotti tipici, per immergersi ancora di più nell’esperienza sensoriale del cammino e dei sapori delle Terre Alte.
- Giovedì 31 ottobre, sempre alle 21, gli alpinisti del “Gruppo roccia 4 Gatti” di Arsiero (VI) condivideranno le loro avventure in Val d’Astico, accompagnando il pubblico attraverso racconti e immagini delle falesie e delle nuove vie di roccia da loro tracciate. Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero e si terranno presso la sede del CAI di Rovigo, in Via Giordano Bruno 15.
A novembre la programmazione si sposta al Cinema Duomo, con le proiezioni serali di film e docu-film seguiti da dibattiti con registi, alpinisti e protagonisti del panorama montano. Venerdì 1 novembre, alle ore 21, aprono il festival i due cortometraggi “Immenso Blu Antartide” e “Donnafugata” dell’alpinista e regista Manrico Dell’Agnola. I film raccontano due imprese eccezionali: la prima narra una spedizione in Antartide, tra condizioni estreme e paesaggi mozzafiato, mentre la seconda descrive l’apertura di una spettacolare via di roccia sulla Torre Trieste, nelle Dolomiti. A seguire il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a un dibattito con lo stesso Dell’Agnola, per approfondire i temi e le sfide dell’alpinismo estremo.
Venerdì 8 novembre, sempre alle ore 21, la rassegna prosegue con la proiezione del film “Nanga Parbat”, alla presenza del regista e alpinista Nicola Bonaiti. Il film racconta l’intensa esperienza della spedizione himalayana sul Nanga Parbat, una delle montagne più imponenti e difficili al mondo. Bonaiti offrirà una riflessione personale su questo viaggio, fatto di sfide estreme e attimi di profonda introspezione. Dopo la proiezione, il pubblico avrà la possibilità di discutere con il regista e approfondire i temi dell'alpinismo himalayano.
Venerdì 15 novembre, sarà la volta del docu-film “Custodi”, seguito da un dibattito con il regista Marco Rossitti. Il documentario esplora il profondo legame tra le persone e i luoghi che abitano, evidenziando il concetto di "custodia" come atto di cura e protezione del territorio. Grazie alle testimonianze di diversi abitanti del Nord Italia, Rossitti racconta storie di dedizione, tradizione e amore per la terra, mettendo in luce come l'identità di un luogo sia plasmata dalle mani di chi lo vive quotidianamente.
La dodicesima edizione si chiude venerdì 22 novembre con un appuntamento carico di emozione: la proiezione del docu-film “Marmolada 03.07.22”, di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, che ricorda la tragica vicenda del crollo del ghiacciaio della Marmolada, costato la vita a 11 persone il 3 luglio 2022. Il documentario, attraverso le voci e le esperienze dei soccorritori intervenuti, restituisce un toccante racconto corale delle operazioni di salvataggio e recupero. Seguirà il dibattito con i registi, che offriranno una riflessione sulla fragilità delle montagne e il ruolo dei cambiamenti climatici in eventi così devastanti.
«Il nostro Festival continua a esplorare il dialogo tra la pianura e la montagna, con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla necessità di proteggere le Terre Alte e di preservarne la bellezza, anche per chi vive in pianura», afferma Simone Papuzzi, direttore del Festival. «Quest’anno, attraverso film emozionanti e testimonianze autentiche, vogliamo mettere in luce non solo le avventure e le sfide dell'alpinismo, ma anche il delicato equilibrio che i cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio. È un invito a riflettere sul ruolo che ciascuno di noi può avere nel custodire questi preziosi territori.»
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