ROVIGO _ Il nuovo murales realizzato da E-Distribuzione in occasione dell’11^ edizione di Deltarte- il delta della creatività, ideato dalla storica dell’arte Melania Ruggini, primo festival itinerante di arte urbana nato in Polesine e dedicato alla rigenerazione urbana, alla street art in armonia con il territorio e alla valorizzazione dell’arte e della creatività giovanile.
A realizzare il nuovo murales sulla cabina elettrica di via Portello è Fabio Maria Fedele, street artist e madonnaro polesano di Villanova del Ghebbo, due lauree in Architettura e Storia e conservazione dei Beni Architettonici, ma soprattutto una esperienza artistica ventennale alle spalle, sia in Italia che all’estero.
L’interpretazione per immagini del nuovo murales è stata condotta dalla curatrice insieme all’artista; un lavoro a quattro mani che ha messo in scena i tratti più caratteristici del territorio, illustrando innanzitutto una scena tipica del rugby, sport vero vanto di Rovigo a livello nazionale: sulla facciata principale spicca così una “touche” che rimanda all’importanza di fare squadra e di perseguire obiettivi comuni con determinazione e passione. A fare da sfondo alla scena è il Giardino delle Due Torri, emblema dello skyline cittadino.
(nota di regia: sembra un capriccio la scelta del veto di non usare i colori rosso blu per identificare la squadra rodigina, dettata sembra dalla stessa società sportiva, così ci raccontano oggi gli artisti).
Speriamo di risolva il qui pro quo che evidentemente cozza con scelte commerciali di sponsor legate alla squadra. Sembra sia così perchè non trova altrimenti il senso di usare i colori della maglia nazionale italiana rugby in un contesto tutto polesano anche se in ogni caso è bellissimo.
L’omaggio a Rovigo si completa sulle facciate laterali dove trovano posto il tipico e meraviglioso paesaggio del Delta del Po, patrimonio MAab Unesco, con le tipiche cavane dei pescatori. Sull’altra facciata si ritorna invece a Rovigo con un dipinto che illustra Piazza Vittorio Emanuele, salotto per eccellenza della città. L’opera si completa nella quarta e ultima parete dell’edifico con un maestoso motivo floreale che rimanda ancora una volta a Rovigo, fin dall’antichità “città delle rose”.
La realizzazione delle opere è ormi giunta al termine in queste ore, un’occasione preziosa per seguirla nel suo divenire e scoprire le tecniche che si celano dietro la realizzazione di dipinti di così grandi dimensioni.
L’iniziativa è parte del progetto “Cabine d’Autore” con cui la Società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica intende promuovere la trasformazione delle cabine elettrice in vere e proprie opere d’arte, rendendo omaggio a persone, cose o avvenimenti che hanno fatto grande l’Italia.
“Il nostro progetto– ha commentato Federico Panone, responsabile di E-Distribuzione, Area Veneto e Friuli Venezia Giulia – vuole celebrare le ricorrenze più significative del Nordest e della sua storia rendendo le nostre cabine elettriche veri e propri totem della memoria che celebrano le radici e i valori del territorio. E-Distribuzione è da tempo impegnata nella rigenerazione urbana delle proprie cabine elettriche e anche attraverso questa iniziativa desideriamo riscrivere il volto di strade, aree e quartieri, esaltandone la bellezza e integrando le infrastrutture esistenti nel contesto urbano, che diventano così vere e proprie opere d’arte".
foto: © Loris Slaviero ph.
“E’ molto importante - racconta Melania Ruggini, ideatrice di DeltArte- ritornare nel capoluogo rodigino grazie alla grande opportunità che E-distribuzione ci ha dato. Alla città delle rose, alle sue piazze, allo sport per eccellenza, il rugby, al suo meraviglioso Delta del Po abbiamo dedicato questi paesaggi da sogno, sul fil rouge della nostra undicesima edizione, Follow your dreams. E’ con grande rispetto e amore per i luoghi che il nostro festival opera da anni, in armonia con l’ambiente, la storia, le tradizioni, la popolazione locale”.
Con i progetti Cabine d’autore, Cabine in Rosa ed Energia a colori, E-Distribuzione ha abbellito centinaia di infrastrutture in tutta Italia, dando vita a un museo a cielo aperto. Un museo che continua a crescere e ad arricchirsi grazie alla collaborazione con artisti locali, amministrazioni comunali, associali culturali, scuole.
La rete elettrica diventa così anche una rete artistica.