ROVIGO - PADUSA INCONTRI 2023
“Come nasce una città: Rovigo e dintorni dall’età del Bronzo alla modernità”. E' il titolo del ciclo di conferenze, in programma tra ottobre e dicembre 2023, al Museo grandi Fiumi. Il primo incontro si terrà il 13 ottobre in Accademia dei Concordi.
L'iniziativa è ideata e realizzata da CPSSAE, insieme al Comune di Rovigo - Museo dei Grandi Fiumi, in collaborazione con l'Istituto IIS E. De Amicis di Rovigo, la Soprintendenza ABAP provincie VR, RO, VI e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Obiettivo di questo nuovo ciclo di conferenze, come spiega Paolo Bellintani, presidente del CPSSAE, è quello di creare, soprattutto nella cittadinanza rodigina, una maggiore consapevolezza del proprio patrimonio archeologico e storico, anche alla luce delle più recenti scoperte, tra cui quelle dovute al progetto “Prima Europa.
La "Protostoria del Polesine” promosso e diretto da: Soprintendenza ABAP per le provincie di VR, RO e VI; Sapienza – UniRoma, UniPadova, CPSSAE, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e con molte altre collaborazioni tra cui quella del Comune di Rovigo – Museo dei Grandi Fiumi.
“Come nasce e come si sviluppa Rovigo? La storia è nota – afferma Bellintani -, il principe-vescovo di Adria, il castello, poi Ferrara, Venezia, Francia, Austria e infine l’annessione all’Italia. Tutte cose note e rintracciabili negli studi storici, storico-artistici, architettonico-urbanistici, dedicati alla città.
Tuttavia, il Centro Polesano di Studi Storici Archeologici ed Etnografici, in collaborazione con il Museo dei Grandi Fiumi, vuole raccontare un’altra storia: non solo le vicende dell’insediamento urbano ma anche quelle del territorio, del circondario, viste soprattutto attraverso l’archeologia. Quindi una storia particolarmente antica? Anche.
Ma l’archeologia non è solo “discorso sull’antichità”, “narrazione delle origini”. L’archeologia oggi è un modo di indagare il passato (… e anche il presente) attraverso un particolare tipo di documenti: le tracce fisiche, rilevabili ad occhio nudo o con metodi analitici sempre più sofisticati, che l’uomo ha lasciato sul terreno nel corso del suo cammino.
Partiamo da un primo assunto generale: molte città italiane (ad es. Roma, Bologna, Padova ecc.), presentano nel loro sottosuolo testimonianze di una prima frequentazione risalenti ad un momento avanzato dell’età del Bronzo. Parliamo di più di 3000 anni fa. Da quel momento nella penisola italiana prende avvio quella particolare modalità di aggregazione del popolamento in uno spazio circoscritto che, nel corso del I millennio a.C., poterà alla formazione di vere e proprie città. Un processo di carattere demografico e urbanistico, ma soprattutto storico, fatto di continuità e discontinuità, abbandoni e resilienze, da cui non si è più tornati indietro”.
“Siamo onorati – dichiara l'assessore alla Cultura, Eventi e Manifestazioni, Benedetta Bagatin -, di contribuire e sostenere questa iniziativa, che rappresenta un vero arricchimento culturale e storico per la nostra comunità. Attraverso la rilevazione di quanto è emerso dagli studi fatti, possiamo conoscere il nostro passato. E per costruire il nostro futuro, è proprio dal passato che dobbiamo partire. Ringrazio quindi il CPSSAE per la sua preziosa attività, l'Istituto De Amicis, è bello e importante il coinvolgimento di giovani studenti, la Fondazione Cariparo e chi ha collaborato per la realizzazione di questo progetto. Invito i cittadini a partecipare”.
La prima conferenza si terrà il 13 ottobre in Accademia dei Concordi, le successive: 28 ottobre, 11 novembre, 2 e 16 dicembre, al Museo Grandi Fiumi. Tutto con inizio alle ore 16 fino alle 18.
Per l'occasione il Museo Grandi Fiumi in collaborazione con Aqua, ha organizzato delle visite guidate tematiche, con inizio alle ore 15 (costo 3 euro a persona più ingresso al museo).
Di seguito il programma nel dettaglio
“Come nasce una città. Rovigo e dintorni …”.
Il 13 ottobre il ciclo di conferenze prenderà avvio all’Accademia dei Concordi, con due grandi protagonisti della ricerca archeologica italiana: Marcella Frangipane (Accademia Nazionale dei Lincei) e Andrea Cardarelli (Sapienza – UniRoma) che uniranno idealmente la grande pianura mesopotamica, dove tutto ebbe inizio, con quella tra Adige e Po, dove invece inizia la nostra storia, con Campetrin e Frattesina. Modererà Paolo Bellintani, Presidente del CPSSAE.
Gli incontri successivi si terranno, come di consueto, al Museo dei Grandi Fiumi.
Il 28 ottobre Alberta Facchi, direttrice del Museo di Adria, introdurrà e dialogherà con Michele Cupitò e Silvia Paltineri (UniPadova), direttori degli scavi in corso a Villamarzana e a San Basilio di Ariano Polesine. Si parlerà della fine della grande stagione del Polesine protostorico e dell’inizio del nuovo ciclo di popolamento che fece perno su Adria (etrusca) e sulle fattorie sparse nel suo territorio, fino alle porte di Rovigo.
L’11 novembre sarà la volta dell’età romana, con ancora Adria nel ruolo di “città” e Rovigo (nel senso del suo territorio) parte di una vasta e organizzata campagna che non sarà più così ricca e popolata fino all’età moderna. Ne parleremo con due protagonisti delle ricerche e della tutela archeologica in Polesine: Raffaele Peretto, già direttore del Museo di Rovigo, e Simonetta Bonomi, già Soprintendente e per molti anni direttrice del Museo adriese.
Il 2 dicembre entra in campo Rovigo come la conosciamo oggi. Sulle origini dell’attuale centro urbano, Sandra Bedetti, vicepresidente del CPSSAE, presenterà, anche sulla base delle più recenti ricerche archeologiche in città, l’età medievale parlandone con un profondo conoscitore degli aspetti storici di questa realtà: Luigi Contegiacomo, già direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo.
Infine, il 16 dicembre, Raffaele Peretto dialogherà con Andreina Milan (UniBologna) su Rovigo in età moderna e contemporanea. Città contesa tra Ferrara e Venezia, ma dalle stesse arricchita di numerose opere architettoniche, Rovigo subirà nel XX secolo la separazione dal suo principale connotato urbanistico: l’Adigetto, la cui chiusura è una ferita ancora aperta nel cuore della città.
Visite guidate tematiche alle sale espositive del Museo Grandi Fiumi
13 OTTOBRE “ABITARE A FRATTESINA: LA CAPANNA DEL CAPO VILLAGGIO”
28 OTTOBRE “LIFESTYLE ETRUSCO: ABITARE A SAN CASSIANO”
11 NOVEMBRE “COMFORT ALLA ROMANA: LA VILLA RUSTICA DI CHIUNSANO”
2 DICEMBRE “ABITARE IL MEDIOEVO: GLI SPAZI DEL QUOTIDIANO”
16 DICEMBRE “LE SMANIE DELLA VILLEGGIATURA: DALLA RESIDENZA URBANA ALLA VILLA VENETA”