ROVIGO • “Costruire memoria. Gli Internati Militari della provincia di Rovigo”. E' il titolo del progetto presentato oggi nel salone d'Onore di palazzo Nodari, in occasione degli eventi organizzati per la Giornata della Memoria. L'iniziativa è promossa dal Gruppo famigliari IMI della provincia di Rovigo, con il coinvolgimento di alcune scuole cittadine e la collaborazione del Comune di Rovigo.
Il progetto che si svilupperà nell'arco di due anni, riguarda la realizzazione di un manufatto che a fine 2024 verrà posto in piazza Matteotti e prevede la collaborazione di un gruppo di studenti del liceo scientifico Paleocapa di Rovigo, coordinati dal professor Ermanno Ferretti per la realizzazione della ricerca storica e della collaborazione degli studenti del liceo artistico “Celio-Roccati”, per la realizzazione della parte grafica, seguiti dal professor Geremia Cocozza.
Il progetto, che coinvolge gli assessorati alla Cultura, Istruzione, Toponomastica ed Eventi, prevede un importante lavoro storiografico su documenti ricevuti dai famigliari, ma anche su materiale e fonti che i ragazzi ricercheranno con collaborazioni anche esterne.
Verrà in seguito allestita una mostra dedicata agli IMI, con materiali originali e tutto il materiale promozionale.
“Un progetto significativo per riportare alla memoria fatti della nostra storia – ha detto l'assessore alla Cultura e Istruzione Benedetta Bagatin -. Per elaborare nel corso di questi e dei prossimi mesi, qualcosa che possa essere un segno tangibile di quella che è stata una tragedia nella tragedia. E' importante fare storia e memoria ed è bellissimo vedere tanti studenti e studentesse coinvolti in questa iniziativa che l'amministrazione ha deciso di sostenere e diffondere. Ringrazio chi collabora alla realizzazione di questo progetto di grande valenza didattica”.
Il Gruppo dei famigliari di Deportati ed Internati ha espresso sinceri apprezzamenti per il pregevole lavoro che gli studenti svolgeranno, con la guida dei loro dirigenti e insegnanti, ringraziando l'amministrazione per aver accolto il progetto.
Il percorso non vuole essere un momento di ricordo racchiuso in una giornata dedicata, ma la ricostruzione di esperienze di deportazione, di internamento e di vita di giovani, attraverso documenti e fonti.
“Gli studenti – ha concluso Emanuela Budri del Gruppo famiglie IMI -, vivranno esperienze significative, formative e il loro “fare memoria” sarà sensato e coinvolgente. Offriranno ad altri il lavoro ed il dono dei materiali che oggi raccolgono dai nostri cari. Un dono tra generazioni perché Ricordo e Memoria vivano dal passato al futuro”.
Al termine della presentazione sono stati ricordati tutti gli Internati Militari della nostra provincia.
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