ROVIGO_ Cultura e rilancio economico della città, un binomio che a Rovigo è già una realtà con le buone prassi ed investimenti fatti negli ultimi anni.
Questo è quanto emerso dalla tavola rotonda “La cultura come risorsa economica”, che si è tenuta a Palazzo Cezza ieri pomeriggio, promossa da Confesercenti Metropolitana di Venezia e Rovigo, alla presenza del vice presidente Vittorio Ceccato e del vicedirettore Michele Lacchin, del vicepresidente della Fondazione Cariparo Giuseppe Toffoli, del presidente Fondazione di Venezia Michele Bugliesi, del presidente del Cur Diego Crivellari e del sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo.
“Abbiamo invitato alcuni dei protagonisti più importanti della vita culturale di Rovigo e del Polesine, per verificare insieme a loro la possibilità di proseguire nella direzione già intrapresa e per realizzare un piano strategico per lo sviluppo del territorio, che ponga al centro la cultura come elemento fondante di una nuova economia, in grado di dare alla città un'identità più delineata, coinvolgendo gli operatori economici, le istituzioni in primis e nuovi possibili investitori - ha spiegato Michele Lacchin - Le scelte politiche e il supporto della Fondazione Cariparo hanno già dato i loro primi frutti: Palazzo Roverella con le sue grandi mostre ha reso Rovigo al pare di altre città italiane, non più solamente una "sorella minore”.
Tutti concordi e responsabili nei loro ambiti, dal Sindaco Gaffeo alla Fondazione Cariparo, così come per la Fondazione Venezia e il Consorzio Universitario Rovigo, che la produzione culturale affidata a professionisti, le scelte politiche sostenute da investimenti e la messa al centro delle nuove generazioni, sia la direzione da proseguire affinchè si sviluppino nuove economie fondanti sulla cultura.
Se Palazzo Roverella ha contribuito a portare a Rovigo 120mila presenze turistiche nel 2022, la città può contare anche su altri punti forti, come i Festival di jazz e scrittura, la ricca stagione del Teatro Sociale, il Conservatorio che facendo rete sono i protagonisti di una crescita di visitatori provenienti da tutti Italia, pari al 15%. Dalla tavola rotonda emerge, dunque, la volontà dei soggetti di fare rete, forti anche di una sentita risposta della comunità rodigina che avverte con orgoglio per il risveglio del proprio territorio.