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Dal 6 al 13 Settembre apre il Festival Opera Prima

TORNA IL FESTIVAL OPERA PRIMA: dal 6 al 13 settembre spettacoli inediti e artisti della scena nazionale invaderanno la città di Rovigo. 

Giunge alla sua sedicesima edizione il Festival Opera Prima, storicamente diretto dal Teatro del Lemming e rilanciato nel 2018, dopo quasi dieci anni di vuoto, dall'associazione Festival Opera Prima. 

Anche quest'anno il Festival è realizzato in collaborazione con il Teatro del Lemming e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e del MiBACT.

A differenza delle scorse edizioni, quest'anno il festival avrà una durata più lunga, dal 6 al 13 settembre, ospitando molti eventi inediti e prime nazionali. L'evento è stato presentato a palazzo Nodari.

 

"Alla fine del febbraio di quest‘anno l‘emergenza sanitaria ci ha colti, come tutti, impreparati e nel pieno dell‘organizzazione del Festival" – ha affermato  Marina Carluccio, presidente dell'associazione Festival Opera Prima - "Da subito abbiamo deciso, nei limiti e nell‘incertezza delle condizioni che si sarebbero create, di confermare comunque l‘evento. Sentivamo infatti che il Festival poteva essere un‘occasione importante per tornare a condividere collettivamente l’arte e la cultura, nel rispetto della sicurezza e della salute dei cittadini, senza rinunciare però a creare un momento di festa, di comunità, di incontro tra artisti e spettatori nel qui ed ora dell’evento."

 

Come negli anni precedenti, il festival invaderà quindi teatri, spazi urbani e luoghi storici della città con i lavori di alcuni dei gruppi più originali del panorama nazionale, dando vita quest'anno ad una programmazione più marcatamente multidisciplinare: accanto al teatro, infatti, saranno presenti la danza, la musica e la poesia.

Gli spettacoli saranno quindi diffusi in tutto il territorio cittadino: accanto al Teatro Studio, ci saranno eventi alla ex Chiesa del San Michele, alla Gran Guardia, al Chiostro degli Olivetani, al Ridotto del Teatro Sociale, ai Giardini Due Torri e in Piazza Annonaria.

 

In continuità con gli scorsi anni, il festival si propone anche come un ponte fra le generazioni: in un mondo che riduce anche l‘arte ad un puro attimo irrelato, senza storia né memoria, sentiamo la necessità di costruire uno spazio nel quale artisti di diverse generazioni, maestri e allievi, artisti affermati e nuovi talenti, si incontrino, riflettano, in bilico fra eredità e tradimento.  

“Rovigo – ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo -, si sta dimostrando un luogo dove fare cultura anche in momenti difficili è fondamentale per questa città. E' un orgoglio ospitare iniziative di questa caratura”.

Perfettamente d'accordo l'assessore alla Cultura Roberto Tovo. “Questa è una delle iniziative di pregio del panorama culturale cittadino. Abbiamo un ricchissimo calendario e siamo felici di sostenere eventi di questa importanza”.

Il programma è stato illustrato da Massimo Munaro, da sempre “anima” del Festival Opera Prima.

 

Programma Festival

  • Si inizierà domenica 6 settembre con OPUS 1, un evento realizzato in collaborazione con Rovigo Cello City, che celebrerà contemporaneamente la chiusura del festival musicale e l'inizio di Opera Prima. "Siamo particolarmente felici di questo progetto" - afferma Massimo Munaro, coordinatore artistico del festival - "trovo infatti che sia molto importante costruire sinergie efficaci con altri soggetti artistici della città, ma non sempre è facile farlo. Quest'evento, invece, pensato prima con Luigi Puxeddu e poi con Vittorio Piombo, mette insieme in modo fecondo le specificità di due festival importanti della città." Il progetto si articola in cinque eventi che si succedono nell’arco di un’intera giornata (ore 10.00 - 12.00 - 15.00 - 17.00 - 19.00). Essi propongono un piccolo attraversamento della storia della musica e della letteratura (dal 920 - data supposta della fondazione di Rovigo - ai nostri giorni), attraverso lo sguardo sull’opera prima (non sempre in senso filologico) di alcuni autori accostati per la loro esemplarità: ad ogni composizione musicale viene sempre affiancata un'opera letteraria o teatrale, creando cinque piccoli momenti capaci di accostare in modo significativo musica, teatro, danza e poesia.
  • Lunedì 7 settembre sarà invece dedicato a Il teatro da te. Una sola moltitudine, un evento gratuito che, dalle 17.00 alle 21.00, porterà delle piccole azioni poetiche direttamente a casa delle persone (in giardino, in salotto, sotto la finestra, ecc...). Chiunque desideri avere una piccola performance presso la sua abitazione deve semplicemente prenotare al numero telefonico 3273952110.
  • In Gran Guardia dalle 15.00 alle 19.00 sarà invece inaugurata l'installazione di Momec (visitabile fino a domenica 13 settembre), produzione che ha attraversato il festival nell'intero triennio 2018-20. L'installazione sarà dedicata ad uno spettatore alla volta, che verrà invitato a compiere un percorso e rievocare i propri ricordi più cari.
  • Martedì 8 settembre il festival approderà invece ai Giardini Due Torri, con un evento dedicato alla poesia, realizzato in collaborazione con Il Ponte del Sale: alle ore 18.00 saranno infatti presenti Giuliano Scabia, poeta e artista storico, che presenterà Dal lato oscuro di Nane Oca al volo col poeta Blake; e Marco Munaro, che presenterà il suo ultimo libro, Ruggine e oro.
  • Mercoledì 9 settembre in Teatro Studio andrà invece in scena l'ultima produzione del Teatro del Lemming, Metamorfosi. Di forme mutate, un lavoro per 5 spettatori a replica, che propone un'immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito e del ricordo.
  • A partire da giovedì e fino a domenica, dalle 11.00 alle 13.00 ai Giardini due Torri, tornerà il prefestival, un momento in cui gli artisti del giorno presenteranno il loro lavoro al pubblico e si rifletterà assieme sui lavori visti il giorno precedente.
  • Giovedì 10 settembre alle ore 18.00 ai Giardini due Torri andranno in scena due studi inediti dei due artisti segnalati quest'anno al festival: Giuliano Scabia ha infatti segnalato Alessandro Sanmartin, mentre Compagnia Abbondanza/Bertoni ha segnalato Valentina Dal Mas.
  • Alle ore 20.15 ci si sposterà quindi in Teatro Studio, con un altro gruppo storico: la compagnia di danza Abbondanza/Bertoni presenterà il loro ultimo lavoro Hyenas. Forme di minotauri contemporanei.
  • A chiudere la giornata, alle 22.00 al Chiostro degli Olivetani, vi sarà uno dei gruppi scelti su bando, i veneziani Farmacia Zoo:è con il debutto di Sarajevo, mon amour, un lavoro di resistenza che nasce da una ricerca sui 1.425 giorni d‘assedio vissuti dalla città di Sarajevo tra il 1992 e il 1996 durante la Guerra dei Balcani.
  • Venerdì 11 settembre alle ore 18.00 ai Giardini Due Torri sarà presente l'artista storico Domenico Castaldo, con il debutto di Alla sorgente, un lavoro che mescola sapientemente danza e canto all'interno della dimensione rituale.
  • Alle ore 21.00 in Teatro Studio, invece, sarà presente un altro gruppo selezionato su bando: la giovane compagnia toscana Cantiere Artaud con L'eco della falena, un lavoro visivo e poetico ispirato alla vita e alle opere di Virginia Woolf.
  • Sabato 12 settembre dalle 17 alle 18.00, sempre ai Giardini Due Torri, verrà realizzato un laboratorio  gratuito di danze africane da Progetto Bo. Ro.Fra. Come afferma la presidente Carluccio, infatti, "Nonostante l'emergenza sanitaria, è per noi importante che il festival sia un'occasione di coinvolgimento per la città: da questo nasce l'idea di realizzare dei piccoli momenti laboratoriali all'aperto che, nel rispetto delle normative in atto, sappiano portare un clima di festa e condivisione in città".
  • Alle 20.15 ci si sposterà invece in Teatro Studio, con la prima assoluta del nuovo spettacolo della compagnia storica Teatro del Carretto, Caligola. Il festival Opera Prima si farà testimone di un passaggio del testimone: a firmare la regia dello spettacolo sarà infatti Jonathan Bertolai, giovane artista della Compagnia, già assistente alla regia della fondatrice del gruppo Maria Grazia Cipriani, che presenterà per la prima volta al pubblico la sua opera prima.
  • A chiudere la serata, al Chiostro degli Olivetani alle 22.00, vi sarà un altro spettacolo vincitore del bando Opera Prima: Stay Hungry. Indagine di un affamato di Angelo Campolo, già vincitore del Premio In-Box 2020.
  • Domenica 13, giornata conclusiva del festival, gli eventi inizieranno al mattino con un laboratorio gratuito di teatro-danza, dalle 9.30 alle 11.00 presso i Giardini Due Torri, condotto da Thierry Parmantier, danzatore storico particolarmente attivo a Rovigo, formatosi con Joseph Russillo e Maurice Bejart.
  • A seguire, alle ore 18.00 in Piazzetta Annonaria andrà in scena in prima nazionale lo spettacolo del coreografo italo-danese Fabio Liberti, We are present: Liberti creerà una breve coreografia con due ballerini professionisti, rispondendo a immediati stimoli esterni dati dal pubblico.
  • Alle ore 20.15 in Teatro Studio sarà ospite il giovane collettivo Crib, con U*, una performance che riflette sulla tematica quantomai attuale del gender.
  • A concludere il festival, infine, alle ore 22.00 ai Giardini Due Torri, sarà il concerto gratuito del musicista e compositore Federico Albanese, milanese di nascita, berlinese d'adozione artistica, che dal 2020 è prodotto dall'etichetta Mercury KX, casa di compositori e musicisti innovativi come Anoushka Shankar, Ólafur Arnalds e Keaton Henson.

 

Gli eventi a pagamento sono accessibili con un biglietto unico di 15 euro che permette la partecipazione a tutti gli spettacoli di una singola giornata o con un biglietto per singolo spettacolo a 10 euro. Sono previsti inoltre numerosi eventi gratuiti.

La prenotazione (obbligatoria anche per gli eventi gratuiti) può avvenire online su www.festivaloperaprima.it o, a partire dal 6 settembre, in Pescheria Nuova dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

 

Per informazioni, rivolgersi al Festival Opera Prima al numero telefonico 3273952110 o via mail all’indirizzo operaprimafestival@gmail.com 

www.festivaloperaprima.it