La qualità dell'aria e le temperature previste in questa estate hanno fatto scattare il piano caldo varato dall’Azienda Ulss 5 ,da giugno a settembre 2019, per fronteggiare il disagio fisico determinato dalle temperature elevate, specialmente nelle persone anziane e nei malati cronici.
NUMERI E ORARI CENTRALE OPERATIVA
Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 17.00
Telefono: 0425/393674- 394891-394893
Cell 3207978884
fax : 0425393634
e.mail cot@aulss5.veneto.it
La centrale è attiva tutti i giorni feriali dalle ore 17.00 alle ore 8.00 del giorno successivo
Sabato e festivi: dalle ore 8.00 alle ore 8.00 del giorno successivo
Subito alcuni consigli utili
• ventilare gli ambienti domestici nelle ore più fresche della giornata, specialmente quelle del primo mattino, quando le concentrazioni di ozono sono più basse e poi chiudere gli scuri.
• svolgere i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della giorno o in serata.
• i soggetti a rischio -anziani, bambini, malati - trascorrano le ore più calde della giornata all'interno delle abitazioni ed evitino di svolgere qualunque attività fisica, anche moderata,
all'aperto in particolare nelle ore più calde e di massima insolazione della giornata (usualmente tra le 12 e le 18).
• tutti, evitino un'attività fisica intensa all'aperto nelle ore più calde e di massima insolazione della giornata.
• durante il periodo estivo molti bambini essendo a casa da scuola sono impegnati in varie iniziative di tipo ricreativo, ludico, culturale : e' pertanto preferibile che le attività sportive e i
giochi di movimento vengano effettuati al mattino e che al pomeriggio si privilegino le attività in ambienti confinati.
• Bere molta acqua naturale non fredda, preferire pasti leggeri a base di frutta e verdura, non eccedere con cibi elaborati e bevande alcoliche.
Si ricorda che il “Piano Caldo”, coinvolge una rete di diverse strutture regionali: dagli assessorati alla Sanità e al Sociale e all’Ambiente all’Arpav, dalla Sala di Coordinamento Regionale in Emergenza-Corem al Sistema regionale della Prevenzione, dai Distretti sanitari ai Medici di Medicina Generale, dalle azioni dei Servizi Sociali territoriali ai Comuni.
In particolare l’Azienda Ulss 5 ha attivato la centrale operativa territoriale: essa verifica i bisogni segnalati dai cittadini ed attiva le risorse più appropriate in riferimento al caso specifico e usando come bussola la rete territoriale dei servizi: medico di famiglia, continuità assistenziale, assistenti sociali comunali, assistenza domiciliare 118, inserimento in struttura residenziale.
“E’ un servizio che specializziamo di anno in anno - spiega il Direttore Generale Antonio Compostella - e che comprende sia iniziative di tipo prettamente sanitario, come una diversa lettura dei dispatch che arrivano ai Pronto Soccorso per valutare attentamente se la richiesta di aiuto sia legata a un disagio climatico, magari abbinato a una patologia pregressa, sia di tipo socio assistenziale con interventi dei Servizi di Assistenza Domiciliare (SAD) e di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), con la frequenza nei Centri Diurni e l’accoglienza, se necessario, nelle strutture residenziali. Non vanno poi dimenticate le persone sole e quelle che devono assumere terapie per malattie croniche e che potrebbero avere bisogno di aiuto”.
Operativamente sarà l’Arpav a emettere un bollettino quotidiano sullo stato climatico suddiviso un 4 aree (montana, pedemontana, pianeggiante-continentale e costiera). Qualora il
bollettino Arpav indichi una previsione di disagio intenso prolungato, la Sala Operativa del Corem, sentito il medico reperibile, invierà in tempo reale l’avviso di allarme climatico alle
strutture pronte a rispondere ai bisogni socio sanitari delle persone.
La popolazione considerata a rischio comprende gli anziani, i bambini da zero a 4 anni, i diabetici, gli ipertesi, chi soffre di malattie venose, le persone non autosufficienti, chi ha patologie
renali e chi è sottoposto a trattamenti farmacologici.
Il disagio climatico verrà valutato dagli esperti sulla base dell’indice “Humidex”, che valuta temperatura e umidità e assegna tre classi di disagio (assente, debole/moderato e intenso), e della
qualità dell’aria in relazione alla presenza di ozono, con tre classi di valutazione (buona/discreta, scadente, pessima).