ROVIGO • Il progetto “Polesine chiama Messico”, prosegue il suo percorso di fede con un’altra bella iniziativa. Sabato 1 febbraio alle ore 21 la chiesa di San Bortolo ospiterà la Festa della candelora con il concerto della Corale San Francesco di Taglio di Po.
L’evento, organizzato in onore della Madonna di San Juan de Los Lagos, è stato presentato oggi a palazzo Nodari. Presenti il sindaco Valeria Cittadin, l’organizzatore Giancarlo Checchinato, la coordinatrice Angioletta Masiero poetessa, don Massimo Barison presidente di Polesine chiama Messico, con il collaboratore Paolo Avezzù, don Christian Malanchin della parrocchia di San Bortolo.
“Credo – ha detto il sindaco Cittadin -, che le iniziative realizzate sotto la guida di questa Madonnina, abbiano un risvolto bellissimo per la nostra comunità, la Madonna di San Juan de Los Lagos è, tra l’altro, di riferimento per tutto il Polesine. Ringrazio gli organizzatori e la presenza di don Massimo Barison e della parrocchia di san Bortolo con don Andrea Varliero e don Christian Malanchin, pilastri importanti per la comunità di Rovigo. Questo è un progetto che coniuga arte e fede e che riesce ad unire le persone in momenti di condivisione e fratellanza”.
Angioletta Masiero, che condurrà la serata e leggerà alcune poesie, ha illustrato il programma, che sarà appunto un connubio tra più arti con la fede. La Festa della candelora vedrà il concerto della Corale San Francesco di Taglio di Po, diretta dal maestro Marinella Smiderle. La corale di esibirà con canti e musiche dedicati alla Madonna di San Juan de Los Lagos, ispirati dai quadri della pittrice Funzia Bertaglia e dalle poesie di Angioletta Masiero.
Don Massimo Barison si è soffermato sul significato della Festa della Candelora, molto sentita anche nel grande santuario mariano di San Juan de Los Lagos in Messico. “Questa festa – ha detto -, ci ricorda le lampade che i genitori ci hanno consegnato nel battesimo . Lampada che non si spegnerà senza risposte , senza luce, senza l’offensiva di Dio”.
Soddisfazione anche da Avezzù per questa iniziativa che richiama attenzione e partecipazione.
Infine, don Christian Malanchin ha sottolineato il significato della luce: “ Andare avanti nel tempo tenendo viva la speranza. La candela che accendiamo è il simbolo di non rimanere spenti, ma di coltivare sogni e progetti. Che questa sia una festa che ci aiuta a sperare e a rimanere accesi”.
La serata è organizzata anche con l’obiettivo di raccogliere fondi per permettere ai giovani della parrocchia di San Bortolo di partecipare al Giubileo a Roma.
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