ROVIGO – Finalmente disponibile il programma della prossima edizione del Festival Opera Prima, l'evento dedicato all'innovazione dell'arte scenica che dal 9 al 18 giugno porterà a Rovigo artisti nazionali ed internazionali.
Anche quest'anno il festival è organizzato dall'Ass. Festival Opera Prima, in collaborazione con il Teatro del Lemming e con la Fondazione Rovigo Cultura; con il sostegno del MiC- Ministero della Cultura, del Comune di Rovigo, della Fondazione Cariparo, e di ASM Set.
Giunto alla sua XIX edizione, il Festival si conferma come spazio di resistenza per tutto quel teatro che non si arrende alle abitudini, che non si omologa, e che ama perciò sperimentare forme più aderenti alla sensibilità del presente.
Il Festival avrà come fuoco le giornate dal 15 al 18 giugno con un’edizione sempre più aperta alla multidisciplinarietà e ricca di novità: 27 eventi in soli 4 giorni, con 18 compagnie e 70 artisti ospitati, di cui 16 provenienti dalla scena internazionale; 11 spazi della città coinvolti; 20 locali e ristoranti della città convenzionati, 10 alberghi e B&B coinvolti; 3 media-partner nazionali e 4 del territorio.
“Sarà anche questa un’edizione capace di mettere insieme artisti affermati e giovani talenti” afferma Marina Carluccio, presidente dell’associazione Festival Opera Prima. “Quest’anno avremo, in particolare, il ritorno al Festival dopo vent’anni di una compagnia prestigiosa come i Motus, ospiti ancora del tutto sconosciuti della prima edizione del 1994, e che ora sono riconosciuti come una delle compagnie di sperimentazione più importanti sia in Italia che all’estero.
Accanto ad un ritorno forte e significativo come il loro, avremo moltissimi giovani artisti under30, provenienti da Italia, Belgio, Ungheria, ecc.
Sarà un festival capace di creare ponti, di invadere le piazze e i giardini, in un clima di festa che coinvolgerà compagnie storiche, giovani artisti, studiosi e pubblico in quattro giorni di condivisione dell’arte dal vivo”.
Tutto avrà inizio però con l’Anteprima del Festival: il 9, 10 e 11 Giugno saranno infatti dedicati al debutto di due lavori estremamente originali e strettamente legati al nostro presente.
Il Teatro del Lemming debutterà infatti con la nuova produzione Attorno a Troia_Ilio, atto finale di un lungo percorso di Alta Formazione attorno all’originale pedagogia ideata dalla compagnia rodigina e denominata I CINQUE SENSI DELL’ATTORE. Il percorso, iniziato ad ottobre 2023, ha visto la partecipazione di una trentina di allievi under35 provenienti da tutta Italia, undici dei quali sono stati coinvolti nella produzione finale.
Come afferma lo stesso Munaro “Questo lavoro è la prima parte di un ciclo denominato Attorno a Troia, che intende indagare il tema della distruzione di una civiltà, dello smarrimento e dell’esilio. Proseguendo la poetica originale del Lemming, il lavoro pone lo spettatore al confine di fronti contrapposti, dove sarebbe impossibile e assurdo prendere parte, dove egli diventa testimone dell’assoluta insensatezza della guerra e della cieca terribile forza che ci rende vittime e carnefici nell’uguaglianza mimetica della violenza.
Negli stessi giorni sarà in scena in prima assoluta anche la compagnia italo-tedesca Welcome Project, con Never Be Lonely Again, Intimacy in the age of machines. Il lavoro è il frutto di un lungo percorso di ricerca, sostenuto tra gli altri dallo stesso Lemming attraverso il progetto Residenze per la ricerca teatrale. La compagnia era infatti stata ospitata a gennaio presso l’Innovation Lab, dove aveva avuto la possibilità di incontrare i primi spettatori. All’interno del Festival Opera Prima, Welcome Project presenterà il lavoro finito, un’esperienza one-to-one in un futuro distopico in cui la relazione fra esseri umani è andata perduta.