Cenni Storici. Il Marti Franco le origini e la storia durante i giorni della Fiera di Ottobre_
L’istituzione della Fiera risale al 1482, esattamente al 12 agosto, ossia il giorno in cui Rovigo passò sotto il dominio della Serenissima. Fu per molti secoli una delle più importanti del Veneto. Il terreno del Polesine, paludoso e basso, ricco quindi di pascoli, era ideale per l’allevamento soprattutto di bovini e cavalli, che s’imponevano sul mercato per le razze selezionate.
"La data d’inizio venne più volte spostata per favorire la città, il territorio ed i mercanti veneziani, ma soprattutto per permettere ai contadini di coltivare in tempo i loro prodotti". Fu nel 1595 fissata al 20 Ottobre, con inizio alle ore 20 e della durata di otto giorni. Le “Botteghe” erano poste in mezzo alla Piazza e sotto i portici, mentre il mercato di bovini ed equini avveniva nel prato della Fiera fuori porta San Francesco.
Dentro barche ferme in Adigetto si esponevano i vitelli. Gli espositori pagavano una gabella per gli spazi occupati, i cui introiti erano utilizzati per opere di pubblica utilità. Le manifestazioni legate all’opera musicale avvenivano al Teatro Lavezzo (ora Sociale) e costituivano grande attrazione, in particolare per quello che oggi chiamiamo opera lirica.
Ed in effetti l’Opera, espressione culturale cui i Rodigini sono sempre stati particolarmente appassionati, divenne il richiamo per le popolazioni Polesane e Venete che con l’occasione approfittavano del mercato.
Nel 1669, per favorire il commercio del bestiame, fu istituito il “mercato franco”, che per molti anni si svolse l’ultimo martedì di ogni mese. Un martedì senza dazi né gabelle. Dal 1822 ha luogo il primo martedì di Fiera. Appunto, il “marti franco”.
Regola dice che il “marti franco”, sia fissato con il primo martedì dopo il 20 ottobre.