Attualità · 27 febbraio 2025

“NONSOLODIECIFEBBRAIO”

ROVIGO • Sabato 1 Marzo 2025, il Dipartimento cultura e innovazione di Fratelli d’Italia sarà presente in Vicolo Laurenti con un banchetto, in mattinata, dalle 9.30 per la presentazione della Mostra “Non solo 10 Febbraio”.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Dipartimento tematico del partito di Giorgia Meloni e l’associazione giovanile Gioventù Nazionale, si porterà in centro una mostra visibile attraverso QR code, pannelli infografici e materiale illustrativo.

Quando si parla di Foibe, spesso e volentieri si usa la parola “Esodo”, in quanto come riportato dai vocabolari della lingua italiana, questo termine fa riferimento alla emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa di un popolo o parte dei esso.

Nulla di più vero.

Ma, pur aggiungendo a questa definizione anche l’aspetto più propriamente emotivo, intimo, di cui la vicenda delle Foibe è fortemente permeata, ancora non si può avere la diretta percezione di cosa sia

significato per migliaia di Italiani delle Terre d’Istria e di Dalmazia aver dovuto lasciare d’improvviso la propria Terra, le proprie cose, i propri averi, i propri affetti in nome della follia etnica che li aveva presi di mira.

Per troppi anni, le loro tante storie fatte di sofferenze sono state volutamente dimenticate; quasi a significare che no, la loro vicenda umana non doveva far parte della Storia del Novecento, non aveva le caratteristiche per essere ricordata. Centinaia di migliaia di morti, gettati nelle gole della Terra Rossa d’Istria, dopo aver subito qualsiasi tipo di violenza psicologica e fisica e, talvolta rimasti appesi alla vita con un filo sottile, hanno malamente meritato – per decenni – di non passare alla Storia come martiri innocenti, vittime della follia umana.

Con questa mostra, ricordiamo per non dimenticare il sacrificio di molti nostri connazionali delle Terre di Istria e Dalmazia, che durante lo scorso secolo hanno pagato con le loro vite la colpa di essere e sentirsi Italiani.