ROVIGO • Nuova luce per il tempio della Rotonda. Comune e Fondazione Cariparo presentano il progetto di illuminazione realizzato dalla ditta iGuzzini.
II tempio della Rotonda splende di nuova luce. Comune di Rovigo e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo hanno promosso e realizzato un intervento di manutenzione straordinaria, di restauro conservativo e adeguamento degli impianti elettrico e di illuminazione della chiesa, che rappresenta uno dei monumenti principali cittadini, conosciuto a livello nazionale. Questo scrigno di arte e cultura, particolare per la sua architettura a pianta ottagonale e per i suoi contenuti artistici sia sacri che profani, si presenta ora davvero in tutta la sua bellezza. Grazie al nuovo sistema di illuminazione realizzato dalla ditta iGuzzini, con il contributo di 200 mila euro da parte di Fondazione Cariparo, l'impatto visivo della chiesa della Beata Vergine del Soccorso (detta Rotonda), con tutti i suoi preziosi affreschi, risulta davvero straordinario.
Con l'occasione si ricorda che la ditta iGuzzini ha già realizzato prestigiosi interventi specialistici di questo genere con grande successo, basti pensare alla Cappella degli Scrovegni di Padova dove sono stati illuminati magistralmente gli affreschi di Giotto.
L'edificio, punto di riferimento della comunità rodigina, sia per la vita cristiana che sociale, esternamente si presenta sobrio e lineare con la particolarità della forma e l'unicità del porticato esterno della stessa forma.
Appena varcata la soglia ci si ritrova invece, in un'atmosfera che cattura lo sguardo a questo importante intervento, sarà possibile ammirare ancora meglio. Si tratta di una iniziativa molto importante - afferma il sindaco Edoardo Gaffeo -, proprio per il valore che il Tempio della Rotonda, rappresenta per la nostra città. Luogo di culto, ma anche di vita sociale, è un prezioso gioiello di storia, arte e preghiera. Un bene di grande valore, reso ora ancora più prezioso.
Un ringraziamento particolare alla Fondazione Cariparo, che ha sostenuto il progetto di valorizzazione del tempio, aumentandone e promuovendone la sua bellezza in un'ottica anche di ulteriore ampliamento a percorsi turistici.
Un plauso alla ditta che ha eseguito gli interventi in maniera egregia, al settore Lavori pubblici del Comune di Rovigo e a chi ha collaborato per la realizzazione del progetto”.
“Il Tempio della Rotonda è un bene storico-artistico così prezioso e cosi legato all’identità e alla storia della città di Rovigo — dichiara Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cariparo -, che la nostra Fondazione ha sentito il dovere e la responsabilità di sostenerne la valorizzazione, attraverso la realizzazione di questo moderno e sofisticato impianto di illuminazione. Un intervento che restituirà al Tempio nuovo splendore e prestigio, aumentandone la capacità di attrazione e fruizione.”
“In occasione di visite al Tempio —aggiunge Adriano Mazzetti, presidente del Sindacato della Beata Vergine del Soccorso «, soprattutto di sera, nonostante l’impegno di chi illustra le opere, i visitatori per l’insufficiente luminosità faticavano ad apprezzare i colori, i chiaroscuri, i particolari dei grandi teleri. Perché a volte è proprio nei dettagli che si nascondono preziose informazioni sul periodo, il committente, l’artista, le motivazioni di un’opera d’arte. Il nuovo impianto di illuminazione contribuirà certamente a far meglio apprezzare i tesori della Rotonda ma anche a ricostruire, grazie a particolari sino ad oggi sfuggiti all’osservatore, momenti di rilievo per la storia artistica del Tempio e della città”.
Il progetto illuminotecnico è stato affidato all’architetto Antonio Stevan che, in funzione delle caratteristiche e della disposizione delle opere, ha concepito un’illuminazione differenziata per i diverse registri, utilizzando apparecchi iGuzzini ad elevata resa cromatica, adatti a realizzare il suo concept.
Nel primo registro composto da grandi teleri si è utilizzata un’illuminazione radente con speciali apparecchi a basso voltaggio installati su binario, fissato su mensole per allontanarli dalla superficie dei dipinti ed evitando così possibili effetti negativi sulla conservazione delle opere, ma anche per ottenere una migliore geometria dell’illuminazione, particolarmente importante considerate le dimensioni dei teleri. Nel secondo registro in cui si alternano tele e sculture in stucco l’illuminazione è differenziata: in radenza dal basso per i dipinti e proiezione dal ballatoio per le sculture. Il terzo registro e il soffitto affrescato sono illuminati per proiezione con gli apparecchi installati sul ballatoio e sul baldacchino che sovrasta l’altare.
Un aspetto significativo dell’intervento è l’adozione di un sistema di controllo dell’illuminazione interamente cablato, che costituisce il punto di partenza per il controllo di tutti gli impianti della chiesa. Sarà così possibile configurare più scenari per le diverse esigenze che comprendono f’illuminazione liturgica, artistica e per eventi, come ad esempio i concerti.
Rispetto alla precedente illuminazione, l’intervento migliora la percezione delle opere e consente un risparmio energetico, con una potenza assorbita di soli 4.000 W.
“Sono davvero orgoglioso - dichiara Giulio Scabin, Italy Director iGuzzini illuminazione -, come cittadino italiano e come veneto in particolare, di aver contribuito a dare nuova luce a un simbolo tanto amato e riconosciuto dalla città di Rovigo. Di questa preziosa opportunità ringrazio il Comune, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il Sindacato del Tempio della Beata Vergine” del Soccorso e la Soprintendenza del Veneto occidentale.
Nel mio ruolo di dirigente iGuzzini, per cui la luce è veicolo di innovazione sociale, sono convinto che la bellezza di capolavori inestimabili come il Tempio della Rotonda abbia un effetto positivo sui cittadini, sui turisti, sulle persone. Per questo l'azienda che rappresento decide di investire ogni anno in ricerca e tecnologia affinché arte e cultura si diffondano sempre di più anche grazie alla magia di una buona luce, promuovendo soluzioni intelligenti che preservano le opere nel tempo, le valorizzano nei dettagli e tutelano l'ambiente”.