ROVIGO • Presentato il progetto di riqualificazione del complesso acquedottistico di Rovigo: nuova sede per acquevenete e un museo dell’acqua per la città.
È stato presentato oggi all'Urban Lab il progetto di riqualificazione del “Complesso immobiliare della centrale acquedottistica di Rovigo", un'iniziativa di grande valore architettonico e urbano che mira a trasformare un'area storica in un polo moderno e multifunzionale, al servizio dell'azienda e delta collettività.
Il progetto che sarà realizzato vede il lavoro dello studio associato rodigino VM5 Architetti, e sì compone di due lotti distinti.
Il primo prevede la demolizione degli attuali uffici, costruiti negli anni ‘70, e la realizzazione di una nuova sede operativa dotata di spazi moderni e funzionali, progettati per accogliere circa 40 postazioni di lavoro. È previsto anche i recupero di una delle due cisterne interrate, sottoposta a vincolo architettonico, a testimonianza della volontà di conservare e valorizzare gli elementi storici esistenti.
Nel secondo lotto interessa invece la torre piezometrica, costruita nel 1995 su progetto dell'architetto Giuseppe Vaccaro, e la seconda cisterna. L'intervento, che prevede un accurato restauro e l'eliminazione delle modifiche avvenute nel tempo, porterà alla trasformazione della torre in un Museo dell'Acqua, spazio multimediale che racconterà la storia dell'acquedotto cittadino e di Acquevenete. Il progetto include anche la sistemazione dell'area esterna, con l'obiettivo di aprire it complesso alla cittadinanza in una nuova veste pubblica e culturale.
Un intervento strategico per la città.
L'intera area interessata si estende su circa 14.200 ma, nel cuore del quartiere Commenda, a nord del centro storico di Rovigo, tra viale Benvenuto Tisi da Garofolo, viale Alessandro Volta e viale Leonardo da Vinci. L'acquisto dell'area e il recupero degli edifici rappresentano un duplice investimento: da un lato per l'efficientamento e l'adeguamento funzionale delle sedi aziendali, dall'altro per la valorizzazione dì un bene architettonico con oltre un secolo di storia.
L'intervento è stato pensato come un'opera di rigenerazione urbana a beneficio non solo dell'azienda ma di tutta la comunità. Si tratta di un progetto ambizioso che, pur non avendo ancora un cronoprogramma definitivo, pone le basi per una trasformazione importante nel panorama urbano di Rovigo.
Investimenti e finanziamenti Il progetto è suddiviso in: lotto 1, i cui lavori sono già in fase di appalto: demolizione e ricostruzione degli uffici, recupero della prima cisterna (finanziato da Acquevenete S.p.A. per 3.500.000 euro); lotto 2: restauro della torre piezometrica, della seconda cisterna e sistemazione dell'area esterna. ll progetto riflette la visione di Acquevenete: innovare nella gestione delle risorse idriche, valorizzare Il patrimonio storico e contribuire attivamente allo sviluppo del territorio.

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