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NUOVA STAGIONE DEL TEATRO STUDIO

ROVIGO •  AL VIA LA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO STUDIO: spettacoli, laboratori, compagnie nazionali e internazionali abiteranno lo spazio di viale Oroboni fino a dicembre.

Il Teatro del Lemming presenta la stagione autunnale del Teatro Studio, proponendo un cartellone dedicato al contemporaneo con nomi provenienti dal panorama nazionale e internazionale, oltre a una ricca proposta laboratoriale rivolta alla città.

 

“Abbiamo deciso anche quest’anno di proporre alla città una programmazione dedicata al contemporaneo” afferma Diana Ferrantini, direttrice organizzativa del Teatro del Lemming. “Ancor più degli anni passati, non è stata una scelta facile, vista la situazione attuale del Teatro Studio, interessato dai lavori del PINQUA. Siamo sicuramente molto felici della partenza delle opere per l’efficientamento energetico dello stabile, ma è indubbio che al momento siamo costretti a lavorare in una situazione di forte precarietà. Speriamo inoltre che il Comune s’impegni a investire anche sugli interni del teatro: il rischio sennò sarà quello di avere un bellissimo contenitore che, una volta conclusi i lavori non sarà all’altezza delle aspettative, con molte sedute rotte sulla gradinata e le numerose crepe sulle pareti interne.”

 

Pur nella precarietà, la stagione inizierà dunque domenica 13 ottobre alle 18.00, con l’ospitalità della compagnia polacca Teatr A Part, che presenterà un lavoro dal titolo Four More, uno spettacolo di teatro fisico che trae ispirazione dalla linoleografia di Albrecht Durer Four Witches.

A seguire, domenica 20 ottobre alle 19.00, sarà ospite del Teatro Studio il pluripremiato attore Roberto Latini, con una rivisitazione contemporanea della tragedia shakespeariana Romeo e Giulietta.

Sarà poi la volta del Teatro del Lemming, con lo spettacolo-manifesto Edipo. Tragedia dei sensi per uno spettatore, che sarà in scena dal 28 ottobre al 3 novembre. La compagnia rodigina presenterà anche altri due caposaldi della propria produzione artistica dedicata al coinvolgimento drammaturgico e sensoriale dello spettatore: Dioniso e Penteo, dal 18 al 24 novembre, e Amore e Psiche, dal 2 all’8 dicembre.

In collaborazione con la rete indipendente Connessioni, di cui il Lemming è capofila, la rassegna ospiterà a Rovigo anche due compagnie venete dedicate al contemporaneo: i padovani Carichi Sospesi, in scena sabato 9 novembre alle 21.00 con 63Azioni, uno spettacolo originale sul tema dell’autoritratto; e i vicentini Livello 4, in scena domenica 1 dicembre alle 18.00 con Carbonio, uno spettacolo che cerca di riconnettere l’uomo alla complessità dell’universo.

 

Accanto alla presentazione di spettacoli, la programmazione prevede la realizzazione di due laboratori: un corso di formazione intensivo rivolto a giovani attori e performer della scena nazionale ed europea, e un laboratorio per la città, dal titolo Ingresso a teatro, aperto a tutti, senza limite d’età o di esperienza, che prevederà un incontro settimanale da novembre a dicembre, ogni martedì dalle 19.00 alle 21.30.

 

Il biglietto d’ingresso agli spettacoli sarà di 10 euro per i lavori senza limitazione del numero di spettatori; mentre sarà di 20 euro per gli spettacoli ad ingresso limitato (Edipo, Dioniso, Amore e Psiche).

Da quest’anno, inoltre, la stagione Visioni si apre alla collaborazione con il Cinema Duomo, attraverso  l’attivazione della Promozione Due Visioni: il biglietto del Cinema Duomo dà il diritto, mostrato alla cassa del Teatro Studio, ad una riduzione di € 5; mentre il biglietto del Teatro Studio dà il diritto, mostrato alla cassa del Cinema Duomo, ad uno sconto come da tariffa convenzionata con il Cinema stesso. La promozione si aggiunge alle altre previste anche gli scorsi anni: riduzione di 5 euro sul costo del biglietto per gli under25 e over65 e sul secondo biglietto acquistato tra gli eventi previsti nella stagione.

 

“Ringraziamo il Ministero della Cultura e la Regione del Veneto che supportano da tanti anni la nostra attività, e che hanno consentito al Teatro Studio di diventare un presidio culturale del territorio” afferma Massimo Munaro, direttore artistico del Lemming. “Speriamo di avere il sostegno a breve anche dell’attuale Amministrazione perché accanto alla visibilità della tradizione e dell’ intrattenimento crediamo sia naturale compito del Comune garantire visibilità alle iniziative culturali volte alla ricerca e in grado di interrogare i problemi del nostro così devastato tempo presente”.


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