Costruito tra il 1550 e il 1562 per volere di Giovanni Roncale, il palazzo doveva essere il manifesto dell’avvenuta ascesa sociale di una famiglia, i Roncale, trasferitasi in Polesine dalle valli bergamasche attorno al 1475 e arricchitasi, nel volgere di un settantennio, tanto da entrare nel consiglio cittadino (1545).
Foto: © Loris Slaviero ph.
INFO
Ingresso da Piazza Vittorio Emanuele II
Rovigo
Tel. 0425460093
L’edificio, che occupa l’angolo tra l’attuale via Angeli e Piazza Vittorio Emanuele II, contrappone alle caratteristiche architettoniche del primo rinascimento Ferrarese di Palazzo Roverella, l’imponenza del rinascimento veneto.
La facciata verso la Piazza è costituita da due ordini sovrapposti: bugnato dorico al piano terra, sul quale si aprono tre grandi arcate con mascheroni nelle chiavi di volta, e ionico al piano primo, dove sei alti finestroni arcovoltati inframezzati da lesene ioniche ritmano lo spazio. Interessante è osservare come la facciata termini sull’angolo con via Angeli: al piano terra come al primo si notano una doppia lesena a sottolineare la conclusione dell’edificio. Accorgimento che però è assente nella parte finale del palazzo verso la torre civica.
Foto: © Loris Slaviero ph.
Questa anomalia sottolinea come il Palazzo sia in realtà incompiuto. Infatti nelle intenzioni della committenza l’edificio avrebbe dovuto proseguire lungo la Piazza andando ad occupare tutte le proprietà che la famiglia Roncale aveva acquistato sul lato settentrionale della Piazza dal 1516 al 1538. Il progetto però era troppo ambizioso, inoltre la malattia e la conseguente morte di Antonio, fratello di Giovanni, avvenuta nell’estate del 1550, contribuirono ad un ridimensionamento del progetto originario.
Foto: © Loris Slaviero ph.
• Al suo interno:
Mostre permanenti di Collezioni Private e Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Sale espositive al piano terra e secondo piano. Nel piano Nobile la Sala degli Arazzi adibita a presentazioni e Conferenze, con sale adiacente arredate con mobili d'epoca.
Progetto più volte attribuito alla mano dell’architetto veronese Michele Sanmicheli; tuttavia, pur se presenti notevoli elementi stilistici riconducibili a Sanmicheli e l’attribuzione trova riscontri nella letteratura, mancano a tutt’oggi fonti certe e l’unico documento cinquecentesco dove si fa riferimento alle maestranze si limita a menzionare generici prothi e periti.
Il Palazzo, anche se incompiuto, risultava nel XVI secolo uno dei più eleganti della città al punto da essere scelto per ospitare, nel 1574, Enrico III re di Francia e di Polonia. Il monarca manifestò la propria soddisfazione per il soggiorno conferendo al padrone di casa Antonio (figlio di Giovanni Domenico e nipote di Antonio) l’onorificenza di Cavaliere del Sacro Ordine Militare di San Michele.
L’edifico rimase, seppur smembrato, tra gli eredi della famiglia Roncale fino al 1881. Successivamente il palazzo venne adibito a svariate funzioni, finché nel 1919 venne acquistato da un istituto di credito che provvide ad un primo restauro, cui ne seguirono altri nel corso del secolo scorso.
• Ubicato tra via Angeli e Piazza Vittorio Emanuele II
• Ingresso: Piazza Vittorio Emanuele II, 29
• Orario Aperture: da lunedì a Venerdì 9,30-18,30 / Sabato 9,30-13,30
• Palazzo adibito a Mostre, Esposizioni e Convegni
• Tel. 0425460093
• Ingresso Gratuito con registrazione all'arrivo