E' stata siglata a palazzo Nodari, la convenzione tra il Comune di Rovigo e il Gruppo di controllo del vicinato della Tassina.
“E' motivo di soddisfazione – ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo -, essere arrivati a conclusione di un progetto in cui crediamo molto. Questo è il secondo passo importante di un percorso attivato con i gruppi organizzati di cittadini, nell'ambito di un protocollo validato dalla prefettura. Una modalità per vivere il proprio quartiere in sicurezza, rendendosi disponibili a monitorare il territorio secondo regole ben definite. E' una forma di democrazia partecipata”.
Soddisfazione anche dal referente Renato Campanile. “E' nostra intenzione – ha detto -, portare più sicurezza nel quartiere. Un'esigenza nata a seguito di eventi predatori avvenuti qualche anno fa nel quartiere, come truffe agli anziani e furti in appartamento o alle auto in sosta. Abbiamo deciso di unirci per dare un contributo alla tranquillità di tutti, segnalando persone o fatti sospetti”.
La convenzione precisa che il referente del Gruppo è l'unico soggetto che, nell'ambito di questo modello di sicurezza urbana integrata, potrà entrare in contatto con la Polizia Locale ai fini dell'operatività del Progetto, per comunicare le segnalazioni, aventi le caratteristiche in seguito prescritte, provenienti dai membri del Gruppo.
Inoltre, è compito prioritario del referente, quello di effettuare una preliminare valutazione delle segnalazioni provenienti dai membri del Gruppo, in modo da selezionare solo quelle che, adeguatamente circostanziate e definite, evidenzino in concreto eventi anomali di rilievo per la sicurezza urbana (ad esempio: allarmi, rumori, passaggio continuo di persone sospette, ecc.) verificatisi nell'area oggetto dell'attività di controllo di vicinato. Il referente effettuerà le predette valutazione sulla base dei criteri che potranno essere indicati dalle Forze di Polizia.
L'articolo 3 della convenzione stabilisce che l'attività dei membri del Gruppo che aderisce al progetto di controllo del vicinato deve essere tassativamente limitata alla mera osservazione delle aree del territorio di competenza e alla segnalazione al “referente” del gruppo dei fenomeni di rilievo che possono destare allarme sociale.
I membri del Gruppo devono trasmettere le proprie segnalazioni solo al “referente” perché questi possa effettuare la valutazione preliminare.
In caso di situazioni che richiedono un intervento immediato o che facciano presumere, anche solo potenzialmente, l'esistenza di un pericolo attuale per l'ordine e la sicurezza pubblica o la possibile flagranza della commissione di un reato, la segnalazione deve essere rivolta dai membri del Gruppo direttamente alle Forze dell'Ordine senza il necessario preventivo filtro preliminare da parte del “referente”, attraverso i rispettivi numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118).
I divieti previsti dalla Convenzione sono:
a) vietate le ronde e qualsiasi altra forma di pattugliamento del territorio;
b) è vietata ogni attività che possa incidere sulla riservatezza personale altrui;
c) è vietato porre in essere comportamenti incauti o imprudenti che possono essere causa di un pericolo per se stessi o per gli altri;
d) è fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente, ai Corpi di Polizia statali e locali, alle Forze Armate o ad altri Corpi dello Stato, ovvero che contengono riferimenti a partiti, movimenti politici e sindacali, nonché sponsorizzazioni private.
Referente del Comitato è Renato Campanile, vice referenti: Angelo Maffione, Adriano Ravotti, Isawi Mosè.