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In merito alla questione Iras, il sindaco Valeria Cittadin afferma quanto segue

ROVIGO • “Tornando indietro nel tempo se lo scorso luglio ci fosse stata convergenza rispetto alla possibile soluzione che si palesava concretamente, ora non saremmo in questa condizione. Allora le circostanze erano favorevoli al superamento del problema Iras, ma tutte le proposte sono state bocciate.

Si era arrivati ad un tavolo prefettizio, dove le parti avevano messo in campo possibili soluzioni. Un anno fa infatti,  le banche, a seguito di un accordo di superamento nel quale si impegnavano anche Regione e Comune ad intervenire, erano disponibili a fare un saldo stralcio, che poteva sanare la situazione debitoria di Iras, ma di fatto poi, senza capirne il motivo, tutto si è bloccato.

Un anno fa sarebbero bastati circa 3 milioni di euro da parte del Comune per permettere che le banche accettassero il saldo-stralcio che consentiva la riprogrammazione economica dell’Ente. Si poteva contare in una sinergia di intenti che metteva insieme risorse di Comune, Ater e Regione per risolvere la situazione. Questa soluzione è stata bocciata e l’indebitamento è aumentato. Il Comune non ha certo circa gli 11 milioni di euro che servono per fermare il bando di esternalizzazione.


Mi preme pertanto, sottolineare – prosegue il sindaco Cittadin -, che con una variazione economica così cambiata il bando non può essere fermato. Chi chiede all’amministrazione di intervenire politicamente per bloccarlo forse  non sa che i bandi possono essere bloccati con delle precise motivazioni giuridiche che non ci sono.

Ribadisco che servirebbero almeno 11 milioni di euro per sanare la situazione e il Comune non li ha.

 

 

Al di là della demagogia – prosegue il sindaco -,  per quanto mi riguarda, fin da subito sono andata a Venezia a parlare con l’assessore Manuela Lanzarin e con il commissario di Iras Tiziana Stella. Negli ultimi giorni abbiamo interlocuzioni quasi quotidiane con entrambi e in maniera molto responsabile attendiamo l’esito del bando che, viste le premesse, ci auguriamo possa trovare delle risposte per poi sicuramente dal 7 agosto (termine di scadenza della proroga del bando) continuare insieme a gestire al meglio la situazione, impegnandoci nella salvaguardia dei lavoratori e degli ospiti.

Bloccare il bando senza i motivi giuridici che lo permettano esporrebbe il Comune all’ennesimo contenzioso e questo Comune non può continuare a colpi di sentenze, appelli ed elucubrazioni giuridiche.


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