ROVIGO • Rodige. Nascita e sviluppo della città.
Lions Club Rovigo Host alla scoperta del ricco passato di Rovigo.
La Rovigo rinascimentale era una città ricca e prestigiosa, cuore pulsante e concapitale del territorio estense.
Lo dimostra il progetto voluto da Lions Club Rovigo Host “Rodige. Nascita e sviluppo della città”, approvato dal Comune di Rovigo, redatto con la collaborazione scientifica del CPSSAE e di Archetipo Srl di Padova, e che ha visto la partecipazione del Museo dei Grandi Fiumi e dell’Istituto Comprensivo 3.
I risultati di una prima attività di ricerca e studio, condotta a partire dagli scavi realizzati nell’ex carcere rodigino, verranno presentati da tutti i soggetti coinvolti il 23 aprile alle 17.00 nella sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi.
In modo particolare, il pubblico potrà conoscere le fasi di sviluppo urbano della città grazie all’esame di un complesso di frammenti, per lo più di ceramica e vetro, rinvenuti in alcune unità stratigrafiche e restaurati grazie all’ausilio di due professioniste, Nathalie Antonioli e Barbara Bulgarelli.
Dopo il saluto di Ruggero Zambon, presidente del Lions Club Rovigo Host, e dei vari rappresentanti istituzionali, interverrà Chiara Vallini, Curatrice del Museo dei Grandi Fiumi.
Il cuore dell’evento sarà a seguire, una relazione congiunta sui risultati scientifici degli scavi e dei recuperi e vedrà protagonisti Raffaele Peretto e Claudia Fiocchi (parte storica, scavi e progetto di restauro) e la lions Alessandra Marcante, docente e archeologa (progetto didattico e vetri).
Sarà inoltre presentata una pubblicazione contenente una narrazione per immagini degli oggetti restaurati, realizzata dall’artista e lions Raffaella Benetti.
Nella stessa sala, il pubblico potrà ammirare alcuni degli oggetti ritrovati e restaurati: sono la testimonianza tangibile di una fase ricca e brillante della storia rodigina, prima che il Polesine venisse relegato, con le dominazioni successive a quella estense, a zona prettamente agricola e marginale.
In particolare, l’ex carcere era stato, a partire del XII secolo, un monastero e un gruppo di case private. Le donne che hanno abitato il monastero erano di ottime famiglie e portavano con sé oggetti pregiati, addirittura anche qualche bambola. Molto presenti i ricordi di Caterina Sforza.
Condurrà l’evento Sofia Teresa Bisi, insegnante e giornalista.
Al termine aperitivo offerto dal Lions Club a tutti i partecipanti nel Secondo Chiostro degli Olivetani.
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