ROVIGO • Il Comune di Rovigo ha approvato il suo primo Piano del Verde urbano, che indica la strategia complessiva dello sviluppo del Verde pubblico in città, con l’obiettivo temporale che traguarda il 2030.
Si tratta di uno strumento di pianificazione del verde che si collega e si integra alla pianificazione urbanistica generale (Piano interventi) e settoriale (Piano del traffico, Biciplan), con particolare collegamento a quella che riguarda aspetti della sostenibilità (PAESC, Piano di azioni per l’energia sostenibile e il clima).
Il Comune di Rovigo, come ha spiegato oggi in conferenza stampa l'assessore alle Politiche Ambientali, Dina Merlo, in questi ultimi anni ha concentrato i propri sforzi nel miglioramento della qualità e quantità del Verde urbano, sostenuto da bandi e risorse pubbliche, ma anche da supporto e sponsorizzazioni di privati, che riservano quote di investimento a nuove piantumazioni su aree pubbliche.
La spinta verso questo obiettivo di incrementare il verde e l’assorbimento di CO2 hanno motivazioni diverse, che partono certamente dagli impegni internazionali nel contrasto ai cambiamenti climatici, dalla crescente domanda dei cittadini e impegno dei giovani, da una diffusa consapevolezza ambientale anche rispetto ai problemi dell’inquinamento atmosferico.
In particolare L’Amministrazione comunale ha investito nella creazione di boschi urbani di mitigazione (area via Lina Merlin, Bosco dei nuovi nati), riqualificazione di aree verdi esistenti per aumentare gli spazi verdi a disposizione dei cittadini per la vita all’aria aperta (Parco Brunelleschi e Parco David Sassoli), delle aree verdi con funzione estetica (Piazza XX Settembre) e servizi ecosistemici fra i quali la qualità dell’aria, il miglioramento del microclima, la tutela della Biodiversità e degli insetti impollinatori, l’assorbimento CO2 e il contrasto ai cambiamenti climatici.
Si è manifestata quindi la necessità di riordinare e programmare gli interventi in un piano organico complessivo, partendo dall’esistente, classificando le tipologie di verde che hanno una diversa funzionalità, con individuazione e qualificazione di aree che vadano a comporre una cintura verde urbana, già in parte delineata, con funzione di rete ecologica ma anche di un sistema di collegamento fra le aree verdi, inserite nel circuito del biciplan, cioè del sistema della ciclabilità urbana con funzione di collegamento alle frazioni esterne alla città e del turismo lento che si coordina alle reti ciclabili principali nazionali e internazionali che seguono gli argini dei grandi fiumi (Adige ) e canali (Adigetto, Canalbianco).
Il territorio comunale di Rovigo si caratterizza per una ricchezza e variabilità di aree verdi pubbliche e private, di diversa tipologia, funzione ed estensione. Dall’esame della mappa del territorio urbano si sono evidenziate le aree verdi attrezzate in funzione della loro della raggiungibilità a piedi in tempi di 5 e 10 minuti, dove si osserva che larga parte della città risulta sufficientemente coperta, in particolare nell’area del centro storico e dei quartieri urbani, mentre in altre zone va migliorato il servizio del verde con l’inserimento di nuove aree per raggiungere l’obiettivo della “Città dei 10 minuti”, dove la fruibilità del verde è associata alla mobilità sostenibile.
In termini di qualità dell’offerta del verde attrezzato, un processo di miglioramento e riqualificazione è iniziato in questi ultimi anni, puntando a sicurezza, inclusività, decoro e qualità paesaggistica, con progetti di recupero e rinnovo degli arredi, dei giochi e della copertura arboreo/arbustiva (Parco Brunelleschi, Piazza Merlin, Giardini Marconi, Giardini Due Torri, Parco Diritti dei Bambini, Parco via Businaro).
Il Masterplan del Verde ha previsto un percorso partecipativo di consultazione che si è sviluppato anche attraverso incontri con gli stakeholders del territorio e con l’elaborazione di un questionario online, aperto alla compilazione sia dei residenti sia di studenti e lavoratori.
Il Piano del Verde presenta un valore ancor più significativo considerando che le ipotesi in esso contenute sono coerenti con quanto previsto dagli altri strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale. Ma assumerà un senso compiuto solo se troverà applicazione negli strumenti periodici di pianificazione dei lavori pubblici e nella ordinaria gestione e manutenzione degli spazi verdi.
Il Masterplan inserisce anche la valorizzazione del paesaggio rurale, come continuità fra il tessuto urbano e urbano rurale, dimostrando il ruolo dell’agricoltura nella gestione e manutenzione del territorio, promuovendone gli aspetti agroambientali e di connessione morfologica e funzionale fra il territorio agricolo e quello insediativo.
Infine la realizzazione della cintura verde urbana di Rovigo è una vera e propria infrastruttura verde e blu che supera il concetto di frammentazione delle aree e spazi verdi urbani, per inserirli in corridoi interconnessi, coinvolgendo i parchi attrezzati, i viali alberati, gli spazi verdi pubblici a quelli privati, le aree boscate e quelle da rimboschire, le aree agricole e i sistemi fluviali e dei canali.
Il Piano si inserisce nel contesto globale della realizzazione degli obiettivi di Agenda 2030, nel quale gli attori locali agiscono sui 17 obiettivi di sostenibilità, molti dei quali sono collegati ad azioni che riguardano il verde urbano, in particolare tre sono quelli che principalmente vanno a rispondere agli obiettivi di sostenibilità: il goal 11 “CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI, il goal 13 “LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO” e il goal 15 “VITA SULLA TERRA” che mira a proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema.
“Si completa – ha concluso Merlo -, un lavoro di programmazione dell'attività del verde, che vedrà il suo sviluppo nei prossimi anni, ma che è già stata avviata con diversi azioni”.
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