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Rovigo, in molti la amano, altri la criticano. Ecco alcuni motivi per comprendere

Rovigo, cittadina veneta nord est d'Italia, terra di mezzo ma anche un luogo di enormi pregi. Chi la visita lo dice, piace Rovigo per la tranquillità e bellezza oltre a essere tutto a portata di mano. Ma c'è sempre un lamento di fondo che rispecchia il cittadino di un luogo, ovunque voi andiate, lo sentirete sempre. E' una questione di mentalità e di cultura. Non parliamo dei problemi che ha ogni città, ma ci concentriamo su alcuni punti per meglio comprendere il perchè la città di Rovigo cade sempre in una contrapposizione perenne di opinioni e punti di vista.

E' un andar per gradi partendo da una visione d'insieme.

Innanzitutto è un fattore psicologico. Chi abita in una città tende sempre a vedere migliore una altro territorio. Chi vive una vita più intensa sa apprezzare i luoghi dove si sposta o viaggia, e spesso non critica anzi elogia. Quindi sceglie cosa e dove fare, come e il quando.

Qui a Rovigo o altrove. Sceglie il meglio, vede il buono e ciò che interessa ed è curioso di conoscere in tal senso.

Un detto popolare dice "Rovigo non mi intrigo". Vero il detto esiste, ed ha un fondo di verità antica.

Viene da fattori ed eventi storici, che si sono poi radicati nelle vite dapprima dei nostri nonni e poi in parte respirate dai nostri padri.


Un capoluogo che in sé racchiudeva e rappresentava il meglio di una zona adibita a produzione e vendita del raccolto. In una città di un territorio vasto principalmente occupato da campagna agricola potete ben pensare che alla vista di una metropoli urbana è un altra cosa: molte più attrazioni, turisti, storia, arte, svago e divertimento. Ma molta più gente è uguale a molto più traffico, molte più etnie, molta più criminalità, molto più caos e frenesia. Poi si sà che ad ascoltare tutti si cade nel tranello. A volte per emergere si affossa qualcosa, qualcuno o un luogo generalizzando e basta.

Ci sono anche detti che recitano: Il bello è negli occhi di chi guarda, _ La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le contempla.



Filastrocche cittadine

Una filastrocca però accompagna tutto il Veneto e dice più o meno così:

Veneziani, gran Signori; Padovani, gran dotori; Visentini, magna gati; Veronesi ... tuti mati; Udinesi, castelani co i cognòmj de Furlani; Trevisani, pan e tripe; Rovigòti, baco e pipe; i Cremaschi fa coioni; i Bresàn, tàia cantoni; ghe n é ncora de pì tristi… Bergamaschi brusacristi ! E Belun? Póre Belun, te se proprio de nisun!”

Ecco come intendete, i detti riflettono il popolo di una volta. E possiamo anche dire che la filastrocca oggi non è nemmeno più veritiera non solo per noi e per quel che ci riguarda. Avete mai chiesto ad un padovano e ad un ferrarese (le città a noi più vicine) cosa pensa uno dell'altro? 

La grande Venezia dei tanti turisti ha recentemente chiuso le porte ai visitatori contingentando le visite per il troppo degrado, per l'incuria e l'inciviltà che regna sovrana sempre tra i visitatori. Quindi perchè criticare Rovigo?


Eccellenze made in Rovigo

C'è sempre una eccellenza in ogni luogo.

Anche Rovigo ha la sua medaglia, ed è il cibo e l'arte in cucina con i prodotti tipici che sono vanto di una economia regionale ed in alcuni casi internazionale. Senza parlare del territorio del Delta del Po e delle numerose Ville e casali. Anche la natura ha il suo fascino, che in altri luoghi ce lo invidiano. Tantissimi giovani passano per Rovigo nei nostri locali, altri fanno turismo lento, vengono da fuori regione per alcuni Festival, scoprono e assaporano una terra. Non cercateci per gli Outlet, non sono per noi un vanto economico turistico.

Ecco perchè conoscere non è mai troppo tardi per comprendere il bello che c'è anche in una piccola città come Rovigo.


Strutture uniche

Siamo una città murata, una delle poche città murate del Veneto.

Non abbiamo tanti resti storici ma le nostri Torri sono uniche e una è tra le più alte d'Italia. Anche se le mura di cinta sono nate a difesa di eventuali attacchi, i resti di una visione non bellica nel tempo sono stati smantellati e recuperati per una economia di crisi a differenza di altri luoghi intatti di cui oggi fanno attrazione. Ricordiamo che siamo sempre stati feudo, non dinastia, e quindi un territorio conteso dai Ferraresi e dai Veneziani. Non siamo incompleti, abbiamo una storia che ha lasciato le sue impronte ben visibili e presto saranno anche più fruibili.

 

La differenza, la facciamo sempre noi, dalle piccole alle grandi cose e da come viviamo un luogo, quanto intelligenza usiamo e tramandiamo per il rispetto, e quanto di esso ci appartiene. Così come altrove ogni città merita di essere meta di interesse.

Rovigo è certamente una di queste oltre la visione locale. Il valore che ci diamo è il valore che rispettiamo. Un luogo è bello o piace anche solo perchè è diversamente e meravigliosamente unico. Con un proverbio si dice anche che l'erba del vicino è sempre più verde, ma ormai anche questo è un caso isolato che poco trova conferma in giro. 


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