ROVIGO • Una squadra di 32 persone accomunate dall’entusiasmo e dall’emozione, dalla libertà, dall’assenza di collegamenti con partiti, dalla voglia di fare e dall’amore per la propria città, Rovigo. Questo l’identikit della Lista Civica Rovigo Si Ama, che candida, alle elezioni dell’8 e del 9 giugno, Federico Frigato come sindaco del capoluogo.
“Le ultime tre amministrazioni sono finite anzitempo, portando al commissariamento – ha detto Frigato – Questo ci dice chiaramente che è il momento di mandare al governo della città una forza interamente e puramente civica, che sia libera e abbia le mani libere per fare quello che serve davvero, per rilanciare una città oggi in decadenza”.
Tanta gente, nella mattinata di oggi, domenica 26 maggio, in piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, per assistere alla presentazione della squadra.
Oltre al candidato sindaco, ecco i candidati consiglieri: Nazzareno Balduin; Gianmarco Barabesi; Andrea Battizocco; Michele Beccati; Federica Bernardi; Matteo Boreggio; Ivo Braggion; Bruno Candita; Margherita Cestarollo; Fabrizio Galetto; Cristian Galuppi; Monica Garbo; Marina Lombardo; Fabio Maestri; Lisa Marangoni; Barbara Mazziero; Davide Munerato; Lorella Negrello; Alberto Osti; Lino Padoan; Anna Pastorello; Luigi Paulon; Giovanna Pianese; Andrea Rondanin; Ennio Rossin; Deborah Salvan; Vittorino Sasso; Cristiano Sgardiolo; Lara Steffenel; Michela Tiziani; Linda Zanotto; Mahdalyna Zeycan.
Un gruppo di persone, ognuna con le proprie professionalità e competenze, che ben rappresenta il tessuto sociale della città, impegnate e competenti ognuna nel proprio settore, senza legami con la politica. Assieme, hanno lavorato a un programma concreto, suddivise in gruppi. Con un obbiettivo comune: rilanciare la città, sotto tutti gli aspetti.
Tra le proposte, innanzitutto sportelli di supporto dedicati a chi voglia intraprendere una attività, investendo sulla città, per snellire le pratiche burocratiche che, spesso, come si è visto anche di recente, sono in grado di mettere in fuga e scoraggiare tanto il “piccolo” esercente quanto grandi realtà aziendali; ma anche punti di riferimento certi per i cittadini che necessitano di risposte e servizi o che vogliano organizzare attività o manifestazioni; una programmazione di eventi su base annuale, che eviti sovrapposizioni, faccia da traino al commercio riempiendo il centro e coinvolgendo anche frazioni e periferie; una rinnovata attenzione alle frazioni, con un assessore dedicato con capacità di spesa, con la reistituzione delle consulte, col ricevimento del sindaco previsto anche nelle frazioni.
E ancora: una attenzione prioritaria all’inclusione, con progetti che aiutino davvero gli ultimi e i bisognosi, cessando di rincorrere l’emergenza, ma realizzando, per esempio, un grande polo sociosanitario e assistenziale a Casa Serena, che deve essere rivitalizzata e valorizzata, anziché distrutta, murata o abbandonata al degrado, come si sente proporre attualmente.
Senza dimenticare l’attenzione per la cultura, che non deve essere limitata alle grandi mostre a Palazzo Roverella, ma in grado di attingere al grande serbatoio di potenzialità ancora inespresse e non sfruttate della città, partendo dalla creazione di un marchio identitario in ottica turistica e passando poi, per esempio, per la visitazione vera e duratura del complesso delle Torri.
Infine, uno dei “cavalli di battaglia” di Frigato: la realizzazione dell’ideale della smart city, ossia un progetto, di ampio respiro, nel quale tecnologia e innovazione vengano applicate all’organizzazione dei servizi nel capoluogo, per renderlo vivibile ed efficiente: dai trasporti, alla pubblica illuminazione, al riscaldamento, a tutti gli aspetti della quotidianità.
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