ROVIGO - Nel cuore del Polesine, dove la vastità della terra si fonde con l'orizzonte, torna protagonista la montagna con l’undicesima edizione di Rovigo Svetta, il Festival del Cinema e della Cultura di Montagna organizzato dal Club Alpino Italiano di Rovigo con il patrocinio del Comune di Rovigo.
A partire dal 3 novembre, ogni venerdì del mese al Cinema Teatro Duomo, si esplorerà il complesso rapporto tra l'essere umano e le Terre Alte con tre film e un monologo che daranno vita a un dialogo aperto con le realtà di pianura e quelle montane.
Quest’anno il Cartellone 2023 di Rovigo Svetta accoglie alcune delle voci più autorevoli del cinema e della letteratura contemporanea. Attraverso i film e i racconti di autori quali Emanuele Confortin, Marco Albino Ferrari, Denis Imbert, Maurizio Panseri e Alberto Valtellina il pubblico avrà una visone più ampia su temi e personaggi legati alle vette e che saranno oggetto di dibattito durante il Festival.
A differenza degli anni precedenti questa edizione si svolge esclusivamente al Cinema Teatro Duomo, diventato a pieno titolo la residenza ufficiale della Rassegna che dal 2012 crea un legame importante tra le realtà montane e la città di Rovigo.
I quattro appuntamenti iniziano alle ore 21 e i biglietti si acquistano esclusivamente al botteghino della sala.
Il Festival parte ufficialmente venerdì 3 novembre con il docufilm “L'ultima via di Riccardo Bee” del regista Emanuele Confortin che sarà presente in sala per un momento di dialogo con il pubblico. La pellicola è stata premiata al Trento Film Festival 2023 come “Miglior Film di Alpinismo”. Nella serata di apertura ci sarà uno speciale dedicato alla grande montagna dolomitica agordina dell'Agnèr.
Venerdì 10 novembre, sempre alle 21, secondo appuntamento cinematografico con il film “A Passo d’Uomo” di Denis Imbert. La storia – tratta dal libro di Sylvain Tesson “Sentieri neri” (Sellerio 2018) autore già noto al pubblico italiano per aver ispirato il pluripremiato film “La pantera delle nevi” – ha aperto l’ultima edizione del Trento Film Festival portando sullo schermo il racconto di un uomo dissoluto che ritrova se stesso grazie a un lungo cammino nella Francia rurale.
Venerdì 17 novembre va in scena l’intenso monologo “Assalto alle Alpi” di e con Marco Albino Ferrari, giornalista, scrittore e sceneggiatore, che propone un racconto dolce-amaro tratto dal suo omonimo libro pubblicato da Einaudi. Il tema centrale è il turismo sulle Alpi con uno sguardo critico sulle scelte sbagliate del passato e tante riflessioni per una gestione sostenibile di un territorio imponente quanto fragile. Ma qual è la strada giusta? Lo scopriremo durante il confronto corale tra pubblico e autore.
L’ultimo appuntamento è per venerdì 24 novembre con il film “Le Traversiadi” di Maurizio Panseri e Alberto Valtellina che saranno presenti in sala per il dibattito finale. La pellicola narra la straordinaria traversata delle Orobie con gli sci, che si estende dal lago di Como a Carona di Valtellina, un itinerario affrontato ben quattro volte a partire dal 1971. Nel 2018, Maurizio Panseri e Marco Cardullo intraprendono per la quinta volta questa epica avventura e documentano il loro viaggio senza l’utilizzo del drone, aderendo alla convenzione internazionale per il drone free movie.
«Da sempre il dialogo tra la pianura e la montagna è il filo conduttore del nostro Festival, un richiamo nel proteggere il nostro ambiente e a mantenere viva la bellezza delle montagne, anche a chi è nato nelle terre di pianura», afferma Simone Papuzzi direttore del Festival. «Attraverso il cinema, la cultura e il dibattito, cerchiamo di celebrare questa relazione unica e di esplorare il ruolo che tutti noi possiamo svolgere nel preservare l’unicità e l'equilibrio di territori messi a rischio dal cambiamento climatico e da un approccio non sempre sostenibile».
Rovigo Svetta è organizzato dal Club Alpino Italiano Sezione di Rovigo con il Patrocinio del Comune di Rovigo e il Sostegno del CAI Veneto.