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SAGRA DEL PANE DI LOREO, tornare alle tradizioni

LOREO • L’esperto di panificazione Gianluca Fonsato analizza i dati e incoraggia il consumo: “ricco di amidi e zuccheri, alimenta le idee” durante la presentazione della Sagra del Pane di Loreo che si tiene dall' 11 al 16 Giugno

La Pro Loco, organizzatrice dell’evento, ha invitato per la serata di apertura Gianluca Fonsato di Confartigianato Polesine, formatore ed esperto di arti bianche. Proprio lui ha dato questi dati emersi sulla rivista di settore Food Bakery ma ha fornito, nell’incontro che si è tenuto ieri sera nella sala consiliare del Comune, un’analisi sociologica delle ragioni che hanno portato alla crisi del pane. In passato il pane era sinonimo di fame. 


Oggi si mangiano solo 60 grammi di pane pro capite al giorno, contro il chilogrammo degli anni ‘70.

Di questi, 8 persone su 10 lo acquista al supermercato e il 43% lo prende confezionato o precotto.

Entro il 2030 si prevede che un negozio artigianale su due chiuderà. Quindi assume ancora più valore la Sagra del Pane di Loreo, giunta alla 23^ edizione, che mira a ritrovare l’antica tradizione del pane loredano e a rilanciare l’arte della panificazione.

In tempo di guerra, carestie ed epidemie, il pane rappresentava una delle poche risorse per la sopravvivenza. In tempo di Covid, a casa, si è ripreso a farlo in casa. Oggi il benessere e la frettolosità della vita quotidiana hanno fatto perdere l’abitudine di metterlo a tavola. 

A fare gli onori di casa il riconfermato sindaco Moreno Gasperini che, ringraziando il lavoro delle associazioni e della Pro Loco, ha spiegato il valore della Sagra del Pane, che durerà tutta la settimana e che riprende la tradizione agricola di Loreo, riportando a galla anni di storia legata anche alla cultura veneziana”. Proprio da qui trae origine il panbiscotto loredano, nato dalla Serenissima che, per sfamare i viaggiatori in nave per lunghi periodi, faceva cuocere il pane due volte  (da qui pan biscotto) a 110 gradi per quattro ore per farlo durare più a lungo. “Un tempo il pane serviva a combattere la fame, quella di pancia – ha detto Fonsato – oggi deve alimentare la fame di idee. Il pane è infatti ricco di amidi, ossia di zuccheri che danno energia al cervello. Purtroppo stanno sparendo le lavorazioni lente, quelle che facevano lievitare l’impasto il giorno prima e che facevano durare il pane più a lungo, si sta perdendo la tradizione”. Per questo Confartigianato Polesine ha recentemente terminato un progetto sulla valorizzazione e la promozione della Ciabatta Polesana e, a breve, ne avvierà un altro sul panbiscotto aperto a tutti gli artigiani della panificazione.


A ringraziare il pubblico e presentare il programma della Sagra del Pane sono intervenuti il presidente della Pro Loco Diego Siviero e la vicepresidente Alessandra Boscolo che hanno omaggiato Fonsato, che per l’occasione ha presentato il suo ultimo libro con del panbiscotto loredano e un’opera dell’artista locale Giulia Sgaraglino.


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