ROVIGO • Traguardi, spunti e eccellenze per il futuro del territorio: a marcare la seconda edizione del Premio acquevenete, svoltosi ieri nella cornice del salone del Grano della Camera di Commercio di Rovigo, orgoglio e emozione per l’assegnazione dei premi di laurea a tre giovani meritevoli laureati nei corsi di Water and Geological Risk Engineering dell’Università di Padova e Giurisprudenza dell’ateneo di Ferrara che trovano sede nel consorzio universitario.

La premiazione è avvenuta alla presenza del presidente della Provincia, Enrico Ferrarese, del Comune di Rovigo, rappresentato da Dominga Milan, Fausto Merchiori della Fondazione CaRiPaRo seguito da Isabella Sgarbi e Sofia Nicoli, consigliere CUR, Paolo Armenio in rappresentanza della Camera di Commercio Venezia Rovigo, Nadia Romeo, deputata alla Camera, e la consigliera regionale Laura Cestari.
Nata dalla collaborazione tra acquevenete SpA e il CUR, l’iniziativa ha visto una mattinata all’insegna del plauso delle istituzioni per una premiazione che rimarca e rinsalda il legame tra ricerca e innovazione, tra studio e applicazione concreta nel territorio. Il Polesine, infatti, è interessato oggi, quanto in passato, del rischio idrogeologico.
Dopo la selezione, da parte di una commissione di valutazione - come hanno illustrato i docenti Marco Marani (UniPd) e Ciro Grandi (UniFe) - gli elaborati assegnisti della borsa di studio, dall’importo complessivo di 4.500 euro, sono stati quelli di: Alessia Bado (UniPd), Muhammad Uzair Khan (UniPd) e Greta Tomaello (UniFe).
Al fulcro delle presentazioni le misure di contenimento del rischio, con idee progettuali applicabili al territorio polesano e Emilio-romagnolo, insieme all’accento sui rischi del problema amianto per la salute ambientale e umana.
“È il secondo anno che ci troviamo in questa cornice per conferire a tre eccellenti una borsa di studio: è fondamentale investire in questo e dare anche un riconoscimento economico a questi giovani che si sono contraddistinti. Ci auguriamo il proseguimento di questa iniziativa nel segno della sinergia” ha commentato Piergiorgio Cortelazzo, presidente acquevenete SpA, in apertura.
“Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione: rappresenta ciò che vogliamo fare nel territorio, ovvero, offrire servizi agli studenti mettendoli in collegamento con le istituzioni, le università, in modo che possano nascere legami e opportunità. Il CUR taglia il traguardo dei 30 anni nel territorio.” ha sottolineato Maria Cristina Acquaviva, presidente del Consorzio e, rivolgendosi ai giovani premiati, ha concluso: “Le vostre tesi ci fanno guardare con speranza al futuro. Siate sempre protagonisti del cambiamento del quale il nostro pianeta ha bisogno”.
L’eccellenza della realtà universitaria rodigina, infatti, come dimostrato nel corso dell’evento, continua ad attrarre studenti: “Rovigo è diventata sede di un corso che chiama e richiama molti studenti e studentesse anche dall’estero, qui c’è il cuore pulsante della risposta della mitigazione del rischio idrogeologico” ha evidenziato l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin.

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