ROVIGO • Lo sport come strumento inclusivo e di riscatto, un vero e proprio faro. Lo sport da decenni non ha più confini, anche grazie a società ed associazioni lungimiranti, che spesso svolgono un’attività di elevata valenza sociale.
Se lo sport ha valore nella vita di tutti, è ancora più importante in quella di una persona con disabilità.
Il numero di atleti che partecipano ai Giochi Paralimpici è oggi cresciuto in maniera esponenziale, ma ci sono anche molte altre attività sportive a cui possono partecipare disabili mentali oppure fisici.
Giovedì 7 marzo scorso all’Hotel Cristallo di Rovigo è stato il tema della conviviale del Panathlon club Rovigo guidato dalla neo presidente Pia Poliero.
Ma prima di entrare nel vivo della serata è stato registrato l’ingresso di ben 5 nuovi soci del service:
Ernesto Boniolo, in gioventù calciatore e podista dilettante, ha conseguito l’attestato di abilitazione al volo da diporto sportivo; Cristina Biscaro, Laureata in Scienze Motorie, tecnico di Ginnastica Artistica e di Badminton, è anche Giudice Nazionale di Baseball; Giovanni Braga, istruttore tecnico regolarmente iscritto alla Fipe (Federazione italiana pesistica) da 30 anni collabora con palestra Pesistica Rodigina; Alessandro Vallese, ex calciatore, è stato anche iscritto in gioventù alla Lotario Monti di Rovigo svolgendo diverse discipline; Federica Pravato, ex giocatrice di pallavolo, per 37 anni docente di Scienze Motorie nel veronese e nel rodigino, ha fondato anche una società di Ginnastica Artistica a Cologna Veneta.
Tanti gli ospiti d’eccezione che svolgono attività sportiva nell’ambito della disabilità, per “Gli Imparabili”, squadra di calcio a 5, erano presenti i tecnici Alessandro Uncini e Sara Iturriaga (con un glorioso passato ai massimi livelli nel calcio a 5 femminile nazionale ed internazionale). Per il Baskin hanno portato la loro testimonianza Maikol Pelà, Antonella Rossini, oltre alla presidente della Rhodigium basket Maria Paola Galasso.
Un video introduttivo molto emozionante ha spiegato molto meglio di mille parole il valore assoluto dell’attività sociale che svolgono. Al di là dei risultati, chi si occupa di sport e disabilità meriterebbe una medaglia d’oro a prescindere.
Al tavolo della Presidente Poliero, al suo fianco la vicepresidente del service Elisa Madrigrano, il past president Gianpaolo Milan, il delegato provinciale del Coni, Lucio Taschin, il socio Michele Brusaferro che ha introdotto l’avvocato Pierluigi Bonafin ospite della serata. Nel maggio del 2018 un terribile incidente in moto, con la sua compagna Michela, ha segnato per sempre la sua vita. Sportivo, avvocato di successo, sulla Statale 16 ha rischiato di perdere la vita. Ad entrambi è stata amputata la gamba sinistra. Non si è dato per vinto, dopo una lunga degenza in Ospedale la voglia di riscatto. Conosce Pierino Dainese, si mette in contatto con il mitico Alex Zanardi ed entra in Obiettivo3. L’avvocato torna a nuotare in piscina (a Rovigo prima della chiusura del Polo Natatorio lo si incontrava spesso), e allo stesso tempo scopre anche il mondo dei pedali, iniziando a prendere confidenza con l’handbike. Chiunque si sarebbe arreso, Pierluigi Bonafin non conosce la parola, dimostrando ancora una volta che lo sport non ha confini.
Giovedì 28 marzo soci del Panathlon club di Rovigo in trasferta a Vicenza per una serata interclub, una conviviale con la Coppa Davis, quella vera appena vinta dall’Italia dopo 47 anni da Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli.
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