ROVIGO _ Perché non esporre più opere anche durante il periodo estivo? L'appello del Presidente Franco Montanari del Circolo Culturale Arti Decorative Rovigo rivolto alle Autorità cittadine incarna e raccoglie il pensiero di moltissimi rodigini e delle tante attività locali, perché vi sia la possibilità a Palazzo Roverella, o in altro sito, di esporre un numero maggiore di opere presenti nella collezione della Pinacoteca.
Attualmente infatti vengono esposte al pubblico, durante le grandi mostre, solo 20 opere sulle circa 450 presenti nella collezione della Pinacoteca, privando i cittadini di Rovigo ed i numerosi turisti e visitatori di Palazzo Roverella della vista di opere molto significative dal punto di vista artistico. In più, come ha avuto modo di rilevare in una sua lettera aperta anche l’arch.Guido Pietropoli, socio accademico, Palazzo Roverella dopo ogni grande mostra resta chiuso per circa 4 mesi, privando la città di una sicura attrattiva culturale e turistica.
C'è anche da considerare che è solo di recente che è stata attivata la RovigoCard, strumento che permette la visitazione a più siti culturali cittadini con prezzo contenuto, ampliando l'offerta di conoscere la città ai tanti che arrivano appunto proprio in occasione di grandi mostre ma anche ai tanti turisti che normalmente visitano le città.
Di conseguenze se i Palazzi sedi di mostre chiudono e chiuse o terminate sono anche le proposte di visitazione, di fatto la città oltre a paralizzarsi non offre nulla per poter attrattiva, senza poter vedere e apprezzare ad esempio le opere appunto della Pinacoteca, la vista dalle Torri e altri luoghi di storia collegati. Una città turistica, deve rimanere sempre turistica, non solo in occasione di Renoir e altri.
Noi a questo pluri appello vorremmo aggiungere che male non sarebbe, così come accade in altre città culturali, riproporre con appuntamenti fissi mensili mostre e rassegne di artigiani e artisti che nel tempo si sono svolte in centro storico, di modo da offrire a chi passa in città o anche agli stessi residenti della provincia, più occasioni colore e spunti per ravvivare in alcuni giorni e orari (anche serali) e nel periodo estivo "post mostre" vie, piazze e portici, offrendo così la possibilità anche a più artisti di far vedere le proprie opere a più pubblico. Così come per la'ppuntamento mensile di antiquariato, e dei farmer market, potrebbe essere spunto per altre date fisse tipo il mercatino handmade o appunto le mostre itineranti di artisti della Rassegna Art'è a Rovigo dello stesso circolo Arti Decorative. Insomma se si vuole, tanto o poco la città vive!
Per chi non lo ricorda il tema culturale e turistico è stato affrontato anche di recente in una tavola rotonda a palazzo Cezza, insieme a tutti i rappresentanti di istituzioni ed enti. In realtà non si comprende se la cultura fosse attrattiva già da prima o la si è scoperta solo ora sotto forma di turismo, in ogni caso il dato di fatto è questo.
Quindi Nel frattempo si preferiscono altri "lidi". Poi non lamentiamoci!