ROVIGO_ Tre aziende polesane premiate con “menzione speciale” ai Veneto Food Awards 2023: Laura B. di Laura Beltrami di Adria per la categoria “Laboratori di Conserve”, Capolinea 309 di Stefano Albertin di Porto Viro per i “Birrifici” e La Voglia di Piada di Maria Rosa Bego Rosolina per la categoria “Forni artigianali”.
Le tre realtà associate a Confartigianato Polesine rappresentano l’eccellenza dell’artigianato agroalimentare della nostra provincia, perché utilizzano materie prime di qualità ricercate tra le tipicità del Polesine creando prodotti unici e molto apprezzati per il gusto e la genuinità.
“Siamo particolarmente fieri di questi riconoscimenti ottenuti dai nostri associati – afferma il presidente di Confartigianato Polesine Marco Campion – perché è la giusta attestazione di un lavoro, di un impegno e di una ricerca che mira alla qualità e alla valorizzazione del prodotto. Per alcuni è stata una scommessa e un sogno che si è realizzato, segno che c’è ancora voglia di fare impresa, un segnale incoraggiante anche per i giovani che hanno idee e dobbiamo sostenerli”.
I Veneto Food Awards è un riconoscimento che ricerca qualità e tipicità del prodotto, a prescindere dalla grandezza e dalla fama dell’azienda che li presenta.
Infatti il lavoro tecnico legato al giudizio dei prodotti è affidato alle Giurie settoriali che selezionano i professionisti che dovranno effettuare le degustazioni, rigorosamente alla cieca, premiando dunque solo il prodotto in un criterio di esclusiva meritocrazia.
LAURA B.
Laura B. agli “Oscar” dei produttori ha presentato la mostarda, la tradizionale confettura di fragole, le melanzane sott’olio ed il ragù d’anatra. Una passione nata per caso quando ancora aveva un negozio di ortofrutta a Porto Viro in cui, per non sprecare nulla, preparava minestroni e macedonie fresche da proporre ai suoi clienti. E con gli ortaggi aveva iniziato anche a confezionare giardiniere o prodotti sott’olio. Poi nel 2018 ha chiuso l’attività e si è trasferita ad Adria, ma i suoi clienti ancora chiedevano le sue delizie dell’orto. Da qui, dopo il periodo della pandemia, ha deciso di aprire un laboratorio artigianale dove lavora esclusivamente con il metodo “casalingo”, tagliando e pelando a mano e cucinando ai fornelli. “A marzo ho allargato il laboratorio – afferma Laura Beltrami – perché avevo molte richieste e ho iniziato a lavorare per conto terzi. Ci sono molti produttori agricoli che mi chiedono di recuperare la materia prima invenduta ed è un’attività che mancava in Polesine”.
CAPOLINEA 309
Scendendo giù verso il Bassopolesine si arriva a Porto Viro dove Capolinea 309 è ormai una tappa irrinunciabile. Non si tratta solo di un birrificio, ma di un locale dove trovare piatti fatti in casa, secondi con carni selezionate e pizza in pala a lunga lievitazione. “Mi sono licenziato da un posto sicuro per inseguire il mio sogno – racconta il titolare Stefano Albertin – e ho studiato per diventare Mastro Birraio. Amo il Polesine e il nostro Delta e lo valorizzo intitolando ogni mia creazione ad una località della nostra provincia. Ai Veneto Foods Awards, oltre alle birre di nostra produzione, una al miele del Delta, ho presentato in anteprima anche il nostro Saké “Pila” per il quale utilizziamo il riso Carnaroli Igp del posto che è di altissima qualità”.
LA VOGLIA DI PIADA
A Rosolina, proprio sulla Romea, è molto noto anche ai viaggiatori e ai turisti il negozio “La Voglia di Piada” che offre una piadina molto particolare, leggera, soffice e digeribile. “La nostra particolarità – spiega Maria Rosa Bego – è che utilizziamo non la farina forte ma quella tenera che non genera un impasto elastico e stopposo. Inoltre lo strutto è raffinato, in modo che lasci un gusto più profumato e renda la pasta più morbida, tanto che la nostra piadina si scioglie in bocca. Siamo attenti anche alla cottura, che eseguiamo su una piastra a serpentina a gas che dona un gusto particolare come se fosse cotta sulla brace”.