Ci troviamo nella parte più antica del Delta del Grande Fiume, tra il vecchio ramo del Po di Goro, quello del Po di Venezia e il mare, in uno spazio di terra chiamato Isola di Ariano. Qui a Villa Ferri, realtà che da più di vent’anni propone una ristorazione di qualità legata al territorio, incluso un attento servizio di catering e organizzazione eventi, nasce il Birrificio Agricolo Perké, con le sei ricette originali che valorizzano il sapore dell’orzo e del grano coltivati nel Parco del Delta del Po.

A guidare l’attività dal 1997 Dario Ferri, un oste contemporaneo che tiene il passo dei tempi, qualche volta anticipandoli. L’ultimo progetto sviluppato riguarda il Birrificio Agricolo Perké, un micro birrificio artigianale integrato nella struttura di Villa Ferri basato su un rigoroso principio di filiera. Il laboratorio di produzione si sviluppa in un vano a vista all’interno della sala dell'Agriturismo, e le birre si possono degustare accompagnate ai piatti preparati da Paola Vetri, che segue con attenzione il lavoro in cucina attraverso l’impiego di tecniche di cottura innovative e l’utilizzo di ingredienti rigorosamente locali.

Noi abbiamo incontrato durante uno degli eventi del primo semestre 2022 organizzati dalla Delegazione rodigina di AIS Veneto, dove la Birra assieme al Vino e ai Distillati è materia di studio del corso professionale per diventare Sommelier.

All'evento sold out da parte dei soci della sezione AIS Rovigo, ci siamo immersi nella degustazione della birra di casa abbinata ai piatti dell'Agriturismo ricavato da una vecchia casa colonica di fine ‘800

Perké, la birra con l’accento agricolo. Un modello di filiera corta dove dalla coltivazione dei cereali si ottiene il malto, con una produzione diretta e una tiratura limitata di bottiglie. Qui le birre agricole non sono pastorizzate e non sono filtrate. Un'agricoltura da bere, un progetto al femminile che prende forma dall’esperienza di Francesca nel mondo della ristorazione, quando nel 2016 crea l’Azienda Agricola Francesca Beltrame.

Sue sono le sei ricette originali che hanno dato vita alle sei etichette proposte dal birrificio: Granì, Duné, Maré, Dorì, Fumì, Carafé. Ognuna con una storia da raccontare.

In particolare la Maré è un esempio di cru della birra perché è prodotta secondo un metodo di zonazione specifica come avviene per il vino, poiché è ottenuta con l’orzo coltivato nei campi vicino al mare in località Barricata, a pochi passi dalla Sacca di Scardovari. Il suo sapore ha riverberi salmastri e iodati, con piacevoli tocchi di erbe aromatiche. Una birra sicuramente indicata per l’abbinamento con il pesce.

Una produzione brassicola che racconta i paesaggi del Delta del Po con un profilo autentico e originale, tanto da farsi notare dalle guide di settore e da trovare spazio nel catalogo prodotti di un prestigioso distributore professionale del settore horeca.

Ogni Birra ha il suo Perké

GRANí – Ricetta numero 1

Colore dorato con spuma piena e compatta. Sprigiona aromi freschi di pompelmo, fiori di campo e coriandolo, con una beva scorrevole e dissetante. Cremosa e armonica, nel finale chiude con piacevoli note agrumate.

La Graní prende il nome dalla sua materia prima di produzione, ossia il grano che coltiviamo qui nell’Isola di Ariano, tra il ramo del Po di Goro e quello del Po di Venezia.

Duné – Ricetta numero 2

Dorata lucente dalla spuma soffice ed effervescenza cremosa. Il sorso è fresco e piacevole, scandito da sentori di timo e rosmarino, caramella mou e mela cotogna. Gusto ricco e ben bilanciato tra le note amaricanti di bergamotto e quelle morbide di pan brioches. Chiude con ricordi di erbe aromatiche.

La Duné prende il nome dalle antiche dune fossili ancora visibili nei dintorni dei campi in cui coltiviamo l’orzo per produrla. Proprio qui un tempo si trovava la linea di costa, con un lungo cordone di dune di sabbia a ridosso del mare.

Maré – Ricetta numero 3

Oro intenso e lucente, con perlage fitto e sottile. I suoi profumi ricordano il mare e la macchia mediterranea, con tonalità resinose e salmastre. Gustosa e freschissima, è accompagnata da sensazioni aromatiche di tarassaco e caramella d’orzo. Beva succosa dal finale balsamico.

La Maré è prodotta con l’orzo che coltiviamo in prossimità della spiaggia di Barricata e vicino alla Sacca di Scardovari. I terreni di quest’area sono i più giovani d’Italia, emersi dal mare soltanto a partire dal 1800. I campi qui sono intrisi di acqua salmastra, un elemento che imprime al malto un gusto del tutto particolare.

Dorí – Ricetta numero 4

Ambra densa e luminosa con bollicine finissime. Sentori di miele e liquirizia, arancia amara e foglia d’alloro. Gusto rotondo e avvolgente, equilibrato e scorrevole, con un finale in cui ritornano i toni mielati e le piacevoli sfumature amaricanti.

La Dorí prende il nome dal colore del miele ricavato dalle arnie che si trovano nei nostri campi. Lo stesso miele che diventa poi uno degli ingredienti della birra Dorí.

Fumí– Ricetta numero 5

Ambra scura con spuma soffice. Il suo profilo aromatico è disegnato da sottili percezioni fumé, unite poi a quelle di polvere di caffè e radice di liquirizia. Gusto pieno e corposo con squisite note di tostatura che chiudono il sorso.

La Fumí prende il nome dal processo di affumicatura artigianale a cui sottoponiamo i cereali di base. Questo passaggio le conferisce il particolare sentore fumé che ne caratterizza l’aroma.

Carafé – Ricetta numero 6

Ambra scura con spuma compatta. Profumi rotondi di caramello e cappuccino, seguiti da polvere di cacao e carruba. Il sorso intenso e burroso ha il sapore di caffè, sciroppo d’orzo e spezie dolci. Corpo pieno e grande equilibrio.

La Carafé prende il nome dalla sua combinazione gustativa che ricorda il caramello e il caffè. È una birra complessa e dalla beva piacevolissima, ottima per i cibi più strutturati, ma anche per un calice da meditazione.

Una grande novità che vi sveliamo in anteprima per il 2023 c’è la realizzazione di un Agri-Resort con piscina, una nuova idea che ha preso forma con l’ingresso nella compagine aziendale di Claudia Arbasino e Fabrizio Bonetti, due milanesi che si sono innamorati di questo territorio.

Villa Ferri diventerà così un luogo in cui poter soggiornare per rilassarsi e scoprire il Parco del Delta del Po.