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UPI Veneto, il consiglio direttivo si è riunito a Rovigo

ROVIGO • Il consiglio direttivo di UPI (Unione Province Italiane) Veneto ha fatto tappa a Rovigo. Mercoledì 12 marzo presidenti, segretari e loro delegati provenienti dalle sette diverse province venete si sono riuniti in sala consiliare a Palazzo Celio.

Per quanto riguarda i tempi recenti, si tratta della seconda volta che l’organo approda nel capoluogo polesano - in precedenza era già successo nel dicembre 2021 -, la prima nell’arco del mandato del presidente Ferrarese. 

Vari i punti in discussione a partire dalla proposta di legge regionale firmata UPI con le disposizioni di riordino delle funzioni delle Province nelle materie di competenza regionale: all’ordine del giorno dei lavori anche l’attuazione dell’articolo 14 della legge 111/2023 (“Delega fiscale”), la difesa del suolo con l’articolo 6 della legge regionale 33/2024 che assegna 2 soli milioni da ripartire tra tutti, la formazione dei dipendenti che al momento avviene in accordo con ANCI Veneto sulla scorta di una convenzione ah hoc, oltre ai finanziamenti sulla viabilità (la nota del Ministero delle Infrastrutture del 3 marzo 2025 dettaglia i minori introiti che arriveranno dallo Stato centrale nei prossimi anni); nel corso della mattinata spazio anche ai regolamenti regionali in materia di AIA, VIA, VAS e VINCA e al riparto dei tagli derivanti da accantonamento 2025, dai fondi 2025-2027 e dal fondo di 20 milioni per 2024 in favore delle realtà penalizzate dalla riduzione di IPT e RC auto.

 

Il presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese: “È per noi un piacere l’aver potuto ospitare questa convocazione del direttivo a Rovigo, oltretutto si trattava della mia prima volta da presidente nella nostra sala consiliare. Con colleghi e delegati abbiamo riflettuto su temi di interesse comune che ci vedono tutti coinvolti direttamente: si è trattato senza dubbio di un’occasione importante per fare il punto su questioni nodali rispetto a cui si riscontrano convergenza e sensibilità diffusa. La partita verso il riordino delle Province è e resta aperta, una priorità che auspichiamo possa trovare spazio nei prossimi mesi nell’agenda politica del Governo”.

 

Il Presidente della Provincia di Treviso e di UPI Veneto Stefano Marcon: “ Oggi a Rovigo abbiamo condiviso le proposte e le criticità delle Province rispetto a tre questioni principali, ovvero l’avvio di un confronto con la Regione per il riordino delle funzioni e il superamento delle scelte operate dopo l’entrata in vigore della Legge Delrio, il tema dell’attuazione della delega fiscale su cui sta lavorando il Governo con la ridefinizione dei tributi provinciali oggi legati in gran parte al mercato dell’auto, con IPT e RC auto, che verrebbero riviste con una compartecipazione IRPEF in sostituzione dell’ RC auto e la difesa del suolo e la gestione delle somme urgenze: ad oggi è ancora in fase di confronto, a livello regionale, la definizione delle modalità di gestione delle opere di ripristino della sicurezza, per le quali è necessario definire con chiarezza il ruolo delle Province e le conseguenti risorse assegnate per personale e interventi sul territorio. Il grande tema che portiamo avanti, con UPI nazionale, è sempre il medesimo: l’urgenza, non più prorogabile, di una vera riforma della legge 56/2014, affinché le Province siano dotate di strumenti e mezzi adeguati all’espletamento delle funzioni con l’efficienza e la puntualità già dimostrate”.


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