Insegnanti ed attori, un confronto aperto sul potere formativo dell’arte.
ROVIGO - “Il teatro stimola nei ragazzi un approccio emozionale profondo, e per questo diventa uno strumento formativo, didattico, inclusivo eccezionale cui gli insegnanti e gli educatori possono agganciare tutti i risultati e i contenuti che vorrebbero veicolare”.
Con queste parole di Irene Lissandrin, ideatrice e project manager dei due progetti “La scuola a teatro" e " Il teatro siete voi” per l’associazione culturale ViviRovigo, si è aperta il 18 settembre, in Sala Flumina al Museo dei grandi fiumi di Rovigo, una tavola rotonda di studio e confronto fra operatori teatrali ed insegnanti di vari istituti scolastici del Polesine. Obiettivo comune, trovare soluzioni concrete per portare, o proseguire, l’attività teatrale all’interno della didattica scolastica, dove i nuovi protocolli di sicurezza, particolarmente necessari e stringenti, rendono però complicato un qualsiasi laboratorio teatrale.
Un contributo concreto all’attività teatrale nelle scuole sarà dato dai due progetti teatrali di ViviRovigo che, in sinergia con gli insegnanti, porteranno nelle scuole della provincia un palcoscenico su cui far esibire i ragazzi ed una rassegna di teatro professionale da cui imparare l’arte.
Particolarmente orgoglioso il presidente di ViviRovigo, Maurizio Pagliarello, che ha salutato i partecipanti al convegno, tenutosi grazie al Comune di Rovigo - presente col vicesindaco Roberto Tovo visibilmente interessato all’argomento - e alla Regione Veneto, ringraziando gli enti sostenitori ed organizzatori della rassegna "Il Teatro Siete Voi" , che verrà presentata ufficialmente nelle prossime settimane: 11 comuni polesani, Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, ancora la Regione, i Rotary di Porto Viro e Badia-Lendinara, Asm Set, Fondazione Banca del Monte Rovigo e tanti altri sponsor.
Un pubblico numeroso e qualificato di insegnanti ha partecipato attivamente, interagendo coi relatori: Emanuele Pasqualini, attore e regista veneziano, esperto di commedia dell’arte; Bruno Lovadina, attore e docente di laboratori teatrali soprattutto in Francia; Roberta Benedetto, insegnante e presidente della Fita Rovigo (Federazione italiana teatro amatori), che ha sottolineato l’importanza del “teatro agito e fruito”; Nicolas e Jacopo, due ragazzi della compagnia “Briciole d’arte” di Canaro, che hanno portato la loro esperienza di teatro a scuola; George Sobbe, tedesco, regista e insegnante di teatro fisico alle scuole superiori, con tanti stimoli su come il teatro può modificare il modo di vedere le mascherine, il distanziamento, l’uso della voce; Emilio Milani, attore e regista di teatro educazione; Enzo Barion che ha presentato il progetto inclusivo “Si può fare” del Liceo Celio Roccati di Rovigo.
Un pomeriggio di idee e condivisione di esperienze che lascia ben sperare per il futuro prossimo del teatro a scuola.
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